Rende, al peggio non c’è mai fine (di Gianfranco De Franco)

di GIANFRANCO DE FRANCO

Arriva anche il presidente del Consiglio comunale peggiore dell’Universo conosciuto e dell’Universo parallelo. Effettivamente non poteva mancare. E si! Dopo il peggior sindaco di tutti i tempi e dopo la peggior giunta comunale dell’Universo conosciuto, non poteva di certo mancare.

Manna, i suoi assessori e Rausa sono degli irresponsabili. Sono politici infastiditi dalle regole. Sono politici che non hanno il senso delle Istituzioni.

Hanno provocato e continueranno a farlo, danni ingenti alla nostra città e non ho idea di quanti anni saranno necessari per riportare Rende, se mai ci si riuscirà, ai livelli di benessere e di autorevolezza ai quali le amministrazioni socialiste erano riusciti ad arrivare.

L’anno che verrà

L’anno che verrà sarà per noi socialisti quello di un nuovo inizio. Sarà quello del rinnovamento ancorato a solide radici.

Una nuova classe dirigente è già nata. Sarà quella che noi socialisti proporremo agli elettori di Rende per la guida della città. Insieme per Rende ha già iniziato il percorso che ci porterà ad individuare il programma che intendiamo proporre agli elettori di Rende. Il nostro gruppo è in grado di realizzare quello che diremo di voler realizzare. La nostra storia è l’esempio di questa mia affermazione. Dobbiamo essere coscienti che se dovessimo vincere le elezioni amministrative e tornare a governare Rende dovremo amministrare come non abbiamo mai amministrato. Manna ha ridotto Rende ai minimi termini e riprendere non sarà facile.

REALIZZARE IL CAMBIAMENTO GUARDANDO ALLE ORIGINI

Insieme per Rende si rifà ad una grande tradizione amministrativa fatta di buona amministrazione e, per questo, vogliamo realizzare un grande cambiamento guardando alle origini. Ci ispireremo a Cecchino Principe e a Sandro Principe e ai tanti grandi amministratori che hanno governato Rende in questi anni. Ci ispireremo a Mario Portone, a Bruno Morrone, a Michele Iantorno, a Oronzio Santoro, a Michele Lenti, a Serafino Ferraro, a Franchino Chiappetta, a Michele Stellato, a Michele De Rango. Chiederemo ai sindaci socialisti di aiutarci in questa nostra opera di ricostruzione. Lo chiederemo a Raffaele De Rango, Emilio Chiappetta, Franco Casciaro, Umberto Bernaudo. Consentitemi una menzione a parte per Antonietta Feola, la prima donna sindaco di Rende, voluta fortemente da Sandro Principe quando la “questione femminile” era agli albori. Antonietta è stata un ottimo sindaco che ha saputo tenere alta la bandiera rossa del socialismo e quella delle pari opportunità fra i due sessi.  Lei sarà uno dei  punti di riferimento più importanti della nuova classe dirigente che si sta affacciando a Rende.

Noi dobbiamo, esattamente come fece Sandro agli inizi del suo mandato nel 1980, riattivare le grandi agenzie sociali: la Chiesa (oggi guidata dal Papa argentino che molto spesso dice cose di sinistra), la Scuola, il Municipio. Partire da questo per ricostruire non solo fisicamente quello che Manna ha distrutto, ma anche per tornare ad essere il motore delle idee e il punto di riferimento morale e amministrativo dell’intera regione.

L’INDISPENSABILE LEADERSHIP DI SANDRO PRINCIPE

E stavolta i protagonisti, sotto l’indispensabile leadership di Sandro Principe, saranno giovani leve cresciute nel segno della grande tradizione socialista di Rende. Stop agli “uomini della provvidenza” calati dall’alto.

Il mio augurio per l’anno nuovo è quello che la nostra bussola sia il rispetto per le persone  in modo che ciascun cittadino possa godere dei diritti che gli si debbono. Ogni cittadino deve avere la possibilità di migliorare, di costruire il  futuro per se stesso e per i propri figli. Per ottenere questo è necessario che l’amministrazione che speriamo di guidare, garantisca la giustizia sociale attraverso comportamenti trasparenti e azioni efficaci. Alle giovanissime generazioni il messaggio che dovremo lanciare deve quello della legalità, della fratellanza e del rispetto fra gli uomini e fra l’uomo e la natura.