Rende, Crusco “il terribile” e il contratto con Calabra Maceri

Antonio Crusco

A guardarlo Antonio Crusco (assessore al Bilancio del Comune di Rende) sembra un pacioccone. Uno tranquillo. Di quelli timorati di Dio. Io me lo immagino ogni giorno a messa a farsi la comunione. Vattelo a immaginare uno violento, uno che perde le staffe, che perde il controllo, che piglia la gente a maleparole. Non ci avrei creduto se non avessi letto le parole che seguono, addirittura sul sito ufficiale del Comune di Rende:

«…Questo concetto forse non è chiaro a chi, senza alcuna capacità e senza studi economici, si cimenta in giudizi superficiali, puerili e di bassissima lega.  Di bassa lega come le falsità scritte da chi agisce e scrive sotto dettatura dell’ex dominus di Rende. E’ stata chiamata in causa la figura di Antonio Infantino, dirigente del settore Bilancio. Abbiamo fiducia nell’operato di Infantino. Ma anche lui, al pari di tutti gli altri, se commetterà degli errori, sarà rimosso dall’incarico. Siamo noi che diamo la direzione politica e così sarà per molti anni. Se ne facciano una ragione in tanti a Rende. Questo accanimento contro di noi ci fa capire che siamo sulla strada giusta. Altri devono pensare a costruire una strada. Magari non affidandosi alla promozione pubblicitaria di un pennivendolo di turno prima scaricato e poi riabilitato per volere del tiranno».

Da uno che scrive queste cose mi aspetto che se mi dovesse incontrare mi picchierebbe. In ogni caso chi volesse dare un’occhiata all’intero testo può cliccare qui apparirà in un’altra finestra la pagina del sito del Comune in formato pdf.

Ma andiamo alle cose serie.

Il contratto con Calabra Maceri
è in scadenza il 28 febbraio

Il servizio di raccolta dei rifiuti va rivisto e va rifatta una gara pubblica. La scadenza è il 28 febbraio prossimo. E’ questa l’occasione per rimodulare la Tari e per cercare di ottenere un servizio di raccolta che sia all’altezza della nostra città.

Ecco i punti da discutere:

  • La pulizia dei cassonetti, parliamoci chiaro, fa schifo. Sono sempre pieni, sporchi e maleodoranti;

Chi fa la differenziata paghi di meno

  • La raccolta differenziata è effettuata, ma non ci sono benefici per le famiglie. Almeno la tassa delle famiglie che fanno la differenziata (vedi Rende Centro) deve essere ridotta, altro che aumentata;
  • I costi della raccolta devono essere coperti con la Tari. La legge introduce il principio che “chi inquina paga”. Il che significa che chi fa la differenziata non inquina e, quindi, non paga. Aumentare la Tari alle famiglie è ingiusto e illegittimo;

Gli industriali producono pochi rifiuti ordinari

  • Gli industriali sono soggetti a una legislazione particolare per cui i loro rifiuti sono trattati al di fuori di quelli ordinari riservati alle famiglie. Essi pagano per lo smaltimento dei loro rifiuti speciali. I loro capannoni, ovviamente, non producono rifiuti come quelli delle famiglie. Se escludiamo i rifiuti speciali, resta probabilmente solo un po’ di carta. Non possono, pertanto, essere tassati come le famiglie;
  • La rimodulazione, però, non può essere fatta come ha fatto il terribile Crusco, Deve essere concordata con la società di raccolta. E quale periodo migliore se non quello di un contratto in scadenza?

La presa in giro dei nuovi posti di lavoro

  • Riguardo alla creazione di nuovi posti di lavoro attraverso la riduzione della Tari agli industriali, posso affermare, pur essendo «senza capacità e senza studi economici», ma anche senza paura di essere smentito, che è una grande cavolata che può essere detta o da chi vuol prendere in giro gli altri o da chi non capisce nulla o da una combinazione delle due cose. La creazione di nuovi posti di lavoro è un processo lungo e complicato. Proprio lunedì 15 febbraio 2016 Mario Draghi parlando al Parlamento europeo ha spiegato che nonostante l’immissione di miliardi di euro nel circuito economico, la ripresa è lenta, troppo lenta. In Italia si registra un aumento dei posti di lavoro solo perché le aziende stanno trasformando contratti di lavoro precari in contratti a tempo indeterminato dopo l’approvazione della modifica al famoso art. 18 dello statuto dei lavoratori. Figuriamoci se il terribile Crusco riducendo la Tari determina l’aumento dell’occupazione;

All’insegna del “chissenefrega” dei cittadini

  • L’aumento della Tari approvato a luglio 2015 è una precisa responsabilità della maggioranza che governa Rende. L’opposizione ha votato contro. C’è da dire, in verità, che il voto favorevole la maggioranza lo ha dato a denti stretti. La proposta presentata, infatti, era senza né capo, né coda. Un algido documento contabile. All’insegna del “chissenefrega” dei cittadini di Rende. Ma non è un’attenuante per i consiglieri di maggioranza. E’ un’aggravante;

Arriviamo a Infantino

  • Io lo stimo. So che è molto bravo e so che è lui che comanda. Ma non può fare politica. Deve fare il suo lavoro di dirigente senza immischiarsi in fatti che non lo riguardano. Se lo fa io l’attacco (ma senza usare termini violenti), nonostante mi sia molto simpatico.

Gianfranco De Franco

Insieme per Rende