I segreti del riciclaggio: i Centri scommesse

Qui a Cosenza contiamo, consultando l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, 31 concessionarie regolarmente registrate come negozi e punti scommesse e giochi. Altre che stanno nascendo, circa una ventina, sono in via di regolarizzazione. Ogni giorno, dunque, il numero di locali adibiti a centri scommesse e giochi, aumenta vertiginosamente, diventando roccaforti della perdizione per i giocatori più inconsapevoli, che si trasformano in dipendenti cronici.

I NUMERI DEI GIOCATORI D’AZZARDO

In Calabria, infatti, il numero dei giocatori d’azzardo è stimato a più di 20 mila, quasi 8 mila sono nella città di Cosenza. I nostri giocatori patologici hanno dichiarato di giocare oltre tre volte alla settimana per più di tre ore e di spendere ogni mese dai 600 euro in su, con i due terzi di costoro che addirittura spendono oltre 1.200 euro al mese. Dati allarmanti che mostrano come il gioco occasionale diventa abituale, quindi problematico e patologico. Una vera e propria emergenza sociale e morale, già nota e dichiarata da tutti, ancor più preoccupante se si tratta di adolescenti.

Pensate che nel 2010 le statistiche del South Oaks Gambling Screen Revised for Adolescents (Sogs-Ra) mostravano che: gratta
e vinci e lotterie istantanee (cresciute al 34%, dal 28% del 2008), scommesse sportive (17%), lotto e superenalotto (cresciuti dal 9 al 14%), tra i giochi in denaro maggiormente praticati dagli studenti. Nello specifico, gratta e vinci/lotterie istantanee sono stati giocati dal 36% dei maschi e dal 32% delle ragazze. Immaginate oggi lo scenario.

Eppure il numero dei centri scommesse e gioco aumenta…e sono tutti legali quelli presenti sul nostro territorio?

COME APRIRE LEGALMENTE UN CENTRO SCOMMESSE

Per aprire un centro scommesse si deve inoltrare la richiesta di apertura del centro scommesse ad Aams. Il modulo per l’esercizio delle attività di scommesse necessario ad avviare la pratica di apertura si scarica dal portale web della polizia di stato. Occorre poi attendere che venga fissata dall’ente una data per il bando di concorso necessario alla presentazione di tutte le domande. In media i bandi vengono emanati ogni 5 anni e senza la partecipazione a tale concorso non si è autorizzati ad aprire la ricevitoria sia per quanto riguarda le lotterie sia per quanto riguarda le scommesse sportive.

La domanda può essere presentata fino al 31 dicembre dell’anno in corso, data entro cui il titolare dovrebbe ricevere un sopralluogo dall’attività ispettiva, se ciò non ha luogo, va ripresentata una nuova domanda da gennaio dell’anno seguente. Per aprire ex novo è perciò necessario che sia emanato il bando statale, o in alternativa appoggiarsi ad un rivenditore già in regola con le procedure burocratiche. E’ bene ricordare che i requisiti dell’esercizio commerciale sono standardizzati e consistono nell’avere una distanza superiore a 200 metri dalla ricevitoria omonima più vicina.

CENTRI SCOMMESSE ILLEGALI 

Ma c’è chi trova il modo di raggirare la legge e accade che centri scommessa aprono senza dover chiedere alcuna autorizzazione locale o nazionale e nessuna licenza.

Nessuna autorizzazione, nessuna tassazione e il contante italiano trova una via di fuga estera.

La stima è di circa 100 miliardi l’anno. Centri scommesse con sede estera operanti su territorio nazionale.

Funziona così: lo scommettitore che entra in uno di questi centri paga la scommessa in contanti in Italia, i computer sono collegati al cervellone di una nazione estera, quindi il denaro emigra letteralmente dall’Italia all’estero. Una fuga incontrollata di capitali.

LA MAFIA E IL RICICLAGGIO NELLE SALE SCOMMESSE

L’interesse delle mafie verso il settore dei giochi non riguarda esclusivamente il gioco illegale ma si estende in modo significativo anche al perimetro delle attività legali del gioco. Tra le forme di gioco on line le piattaforme di gioco di altri paesi comunitari operanti in libera prestazione di servizi comportano vulnerabilità relativa molto significative, in quanto i relativi flussi finanziari sfuggono completamente al monitoraggio delle autorità.

Tra le forme di gioco su rete fisica vanno segnalati con vulnerabilità relativa molto significativa (rischio specifico rilevante e vulnerabilità molto significative) gli apparecchi da intrattenimento c.d. VLT e le scommesse a quota fissa perché ben si possono prestare a operazioni di riciclaggio. (Dati dell’analisi condotta dal Ministero dell’Economia delle Finanze-Comitato di Sicurezza Finanziaria, sui rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo 2014).

Le scommesse sportive in molti casi nascondono delle vere e proprie “lavatrici” della mafia, in altre parole rappresentano un’incubatrice di denaro sporco. Un cancro in tutta Italia che ha decine di sale scommesse abusive.

A denunciarlo Marco Paccagnella, presidente Federcontribuenti (lo scorso 21 settembre) che analizza:

La Dda di Reggio Calabria ha messo sotto sequestro tutti i centri scommesse denominati “Bet passion”, spiccando 41 ordinanze di custodia cautelare e sequestrando beni e conti correnti per 2 miliardi di euro. Quest’ultimo dato dà la dimensione ci come siamo di fronte ad una vera e propria multinazionale del riciclaggio di denaro sporco. Come testimoniano altre inchieste, una vera e propria mafia sportiva, in grado anche di influenzare i risultati delle gare di calcio professionistico”. 

Proprio per questo ricordiamo che per essere sicuri di giocare su un sito di scommesse legale e, quindi, non commettere illeciti, basta assicurarsi che sia presente il logo Aams sulla homepage o sulla stampa della giocata (la cosiddetta “bolletta”) per chi la esegue materialmente presso i centri scommesse.

Valentina Mollica