Un’altra primavera è arrivata ma i problemi della ex Legnochimica, da diversi anni segnalati dai residenti della Z.I. di Rende, sono ancora li, come prima o forse peggio di prima. È una eredità questa, alla quale non riusciamo o meglio chi dovrebbe non riesce a rinunciarvi, quasi come se fosse un monumento famoso, patrimonio Unesco.
È passato quasi un anno da quando i cittadini, dopo l’ennesimo incendio dovuto ad autocombustione e non atto doloso come hanno voluto far intendere, hanno assistito alla sfilata dei VIP (Sindaco di Rende, Presidente della Regione Calabria, Magistratura e Prefetto).
Dulcis in fundo, siamo stati onorati della presenza del mitico Carlo Tansi, capo della Protezione Civile Calabrese, che addirittura ci ha onorati dell’utilizzo dei Canadair alla modica cifra di oltre 5.000,00 Euro per ogni ora di servizio. In realtà, ci eravamo anche illusi perché questa volta ai fatti, era seguita una riunione in Prefettura con tutte le parti coinvolte e dove tutti avevano promesso di fare la loro parte. C’è chi (OLIVERIO) aveva promesso rilevanza nazionale al problema e chi (MANNA & C.) interventi urgenti al fine di evitare il ripetersi del fenomeno.
Dove sono le telecamere in grado di rilevare le alte temperature, promesse da Carlo Tansi? ed ancora, sono state realizzati i pozzi nelle immediate vicinanze delle vasche dai quali i Vigili del Fuoco dovrebbero attingere l’acqua per intervenire immediatamente in caso di focolai?. Confidiamo almeno nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza anche se a noi non interessa sapere se ci sono responsabilità e di chi sono, ma interessa la salute dei nostri figli e questa c’è la può assicurare solo la bonifica del sito. L’unica cosa certa è che, ad oggi, il Sindaco di Rende (custode giudiziario del sito), non ha nemmeno provveduto al più elementare dei compiti, ovvero tagliare l’erba ormai alta e mantenere il sito più pulito possibile, proprio al fine di evitare focolai. L’estate è alle porte e con essa anche l’ennesima e ormai annuale autocombustione delle vasche. SI SALVI CHI PUO’.
Associazione Ambientalista “Crocevia”
Il Presidente Avv. Francesco Palummo