Rende, Guglielmelli: uno che non perde mai (di Clelio Gelsomino)

di CLELIO GELSOMINO (*)

Domenica scorsa i cittadini di Rende sono stati “allietati” dall’analisi elettorale del segretario del PD provinciale. Partiamo dal fatto che il segretario, quando bisogna prendersi le responsabilità delle sconfitte si trincera, come in quest’analisi, dietro al fatto che i commissari dei circoli rispondono ai vertici regionali del partito mentre la federazione provinciale non ha alcun ruolo decisionale. Un segretario che quando si vince il merito è tutto suo, quando si perde è sempre responsabilità di altri.

Vorremmo sapere dal segretario provinciale in quale comune medio grande della provincia di Cosenza il PD governa. Non ci si venga a dire che, in queste ultime consultazioni elettorali 22 sindaci eletti su 75 hanno la tessera del PD. Il recente passato dimostra che Sindaci autorevoli pur iscritti al PD hanno vinto da “soli” e con proprie liste civiche le proprie consultazioni elettorali senza l’appoggio del PD provinciale.

A Rende è da anni che stiamo aspettando un confronto con Guglielmelli per discutere di una linea politica. Ma forse quest’incontro dobbiamo chiederlo agli “alti” dirigenti del PD cosentino che hanno sostenuto Manna anche questa volta. Quando poi il nostro caro segretario parla di Rende l’analisi lascia davvero inorriditi. Infatti dice nella sua intervista che il sindaco Manna ha avuto il sostegno convinto e pressoché unanime degli elettori del PD. Ci viene da chiedere se il segretario è al corrente dello stato attuale del Circolo del PD di Rende.

Ad oggi gli iscritti sono poco meno di 150 a fronte degli oltre 600 veri tesserati di qualche anno fa. Tralasciando gli aspetti nazionali la vera “fuga” di iscritti dal Circolo è dovuta fortemente alle scelte fatte dal segretario provinciale. Si ricorda Guglielmelli delle tante correnti nate all’interno del Circolo che lui stesso ha contribuito a far nascere e proliferare? Si ricorda quando il sottoscritto, allora segretario di Circolo, per far rispettare lo Statuto e per far rispettare la volontà dell’elettorato rendese contro le scelte dell’allora capogruppo e del suo “movimento”, subì una richiesta di commissariamento? Si ricorda Guglielmelli le tante richiesta di sospensione o di espulsione da parte di iscritti al Circolo ed eletti in Consiglio che hanno “tenuto in vita” la prima maggioranza di Manna votando anche a favore qualsiasi atto?

Per questi motivi il PD a Rende ha perso i suoi tesserati. Il segretario provinciale non può e non deve venire a fare lezioni di morale a Rende. E’ vero che gli iscritti al Circolo non avendo alcuna indicazione hanno fatto scelte diverse; ma solo una minoranza ha scelto di far parte di una lista che ha sostenuto l’attuale sindaco, affermandosi con circa 630 voti (tolti i voti dell’assessore Zicarelli), a fronte dei circa 4500 voti presi dalle liste riformiste a sostegno di Principe. Molti compagni e amici del Circolo hanno sostenuto, invece, gli altri candidati a sindaco. Il segretario provinciale forse si riferisce alle sue scelte e a quelle del PD cosentino che, forse a dir suo, sono maggioritarie a Rende. Addirittura Guglielmelli ci dice che parte del PD ha votato il rinnovamento. Ma quale? Quello di un sindaco uscente? Anche qui il segretario non sa o fa finta di non sapere che se avesse vinto il candidato Principe con lui ci sarebbe stato un consiglio comunale con una media anagrafica sotto i quarant’anni.

Quando si parla di rinnovamento allora il segretario provinciale iniziasse ad attuarlo anche lui, lasciando il suo attuale ruolo ai tanti giovani dirigenti liberi del PD che hanno tutte le carte in regola per assurgere a questo ruolo. E iniziasse a far sentire la sua voce nell’assemblee che contano portando avanti un vero rinnovamento anche a livello regionale partendo dalla scelta del candidato governatore che deve essere l’emblema del rinnovamento e del cambiamento e non il rappresentante di una classe dirigente vecchia e che ha fallito e che, a malincuore, ha determinato anch’essa l’allontanamento di tanti iscritti dal PD non solo a Rende ma dall’intera Calabria.

(*) ex segretario del Circolo del PD di Rende