Rende in fiamme, non si può continuare impunemente a speculare sulla città

dalla pagina FB Bella Arintha

La città è il luogo costruito dall’umanità perché l’essere umano è un animale sociale e ha compreso che solo nell’unione si possono moltiplicare le forze e stare meglio tutti.
Il capitalismo ci ha invece insegnato che alla base di tutte le azioni economiche ci sta l’egoismo e non la cooperazione. “Chi fa da sè fa per tre!”. Da soli non ci si deve accordare con altre teste, si può andare più spediti.
Così, la città da luogo della cooperazione per il bene comune è diventato luogo per la speculazione individuale. Il più forte vince in natura, dice l’evoluzionismo, e quindi i più forti devono accaparrarsi le risorse della città.

Si specula su tutto, anche sull’ambiente. E’ triste, figli miei, la nota storia della Legnochimica che ancora mi dilania il petto con le sue vasche a cielo aperto. La storia dell’inceneritore di Coda di Volpe che tanto i miei amati figli hanno osteggiato tanto da far chiudere. Oggi al suo posto la centrale a Biomasse, il Biogas, il progetto di termovalorizzatore.

Oggi, un altro rogo che non mi permette e non vi permette di respirare. Le attività industriali pericolose non possono rimanere vicine ai caseggiati, al centro urbano. Non si può continuare impunemente a speculare sulla città. C’è bisogno di ritornare alle origini, la città come comunità dei suoi residenti che cooperano non per consumerla per fini di arricchimento personale ma per custodirla per il bene di tutti!