Rende, la grande truffa di Oktoberfest: le denunce (per ora) sono una trentina

I soci della Wisea

“… Resoconto di un successo. Un successo che premia un gruppo straordinario, un’organizzazione ineccepibile, un connubio di intenti pubblici e privati. Un successo, ancora maggiore perché frutto di una scommessa. I numeri decretano la piena riuscita della prima edizione dell’Oktoberfest in Tour Calabria. Dodici giorni che hanno portato nell’area Mercatale di Rende, dal 24 ottobre al 4 novembre, circa 150 mila persone che hanno potuto vivere le atmosfere bavaresi, tra musica e piatti tipici, con attenzione alle famiglie e ai più piccoli. Particolarmente apprezzate l’organizzazione e la qualità dei piatti, oltre al servizio veloce ai tavoli. L’ Oktoberfest in Tour Calabria è stato organizzato dalla Wisea Eventi in collaborazione con la Sidevents di Cuneo, organizzatrice dell’Oktoberfest Cuneo, con il patrocinio del Comune di Rende, della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, della Camera di Commercio di Cosenza e di Confindustria Cosenza…”. 

Questo enfatico comunicato stampa è stato pubblicato da decine di media alla fine della kermesse dell’Oktoberfest a Rende. Un evento pubblicizzato a palla e spinto a più non posso. Rende, alla pari di città come Monaco, Parigi, Marsiglia, Madrid, Barcellona e Cuneo, è tra le sette tappe europee dell’Oktoberfest grazie alla certificazione “Oktoberfest Ufficiale Paulaner nel Mondo”. Dodici giorni di apertura. Il Comune di Rende ha assegnato all’iniziativa tutta l’area mercatale di Villaggio Europa e ha così benedetto gli organizzatori locali della kermesse.

La Wisea Eventi è un acronimo, come dicono quelli bravi. Inserendo le iniziali dei nomi di battesimo dei cinque soci si ottiene la parola magica. Walter Sposato, Ivan Calderaro, Stefano Zalaffi, Enrico Cristiano e Alessandro Turano. Per dodici giorni l’ampio padiglione coperto dell’Area Mercatale (3.000 posti a sedere) è cosa loro: all’interno vengono serviti al tavolo bevande e prodotti tipici bavaresi da personale in costumi tradizionali. All’esterno, nel Beer Garden, tante altre specialità. Un fiume di gente ogni sera, il sindaco di Rende invita i suoi colleghi di Cosenza, Mendicino, Cerisano e Castrolibero e i commenti entusiastici si sprecano: tutto funziona a meraviglia. “Abbiamo realizzato un sogno condiviso da oltre 150 mila persone, un numero nettamente superiore alle attese– commenta Walter Sposato, ovvero il front-man del gruppo -. Siamo molto soddisfatti: la maggior parte dei riscontri è stata estremamente positiva, non solo per l’organizzazione impeccabile e la qualità dei piatti, ma anche per il servizio veloce e la cordialità del personale, attento alle esigenze dei presenti. Non ci aspettavamo un’affluenza così elevata e costante anche in settimana…”. Dunque, si sono registrati incassi ben oltre le previsioni iniziali.

Ma veniamo ai numeri. “Durante i 12 giorni dell’evento – recita ancora il comunicato finale – sono stati consumati circa 50 milalitri di birra. L’Oktoberfest Calabria è stata anche una grande occasione lavorativa per molti giovani e non solo: più di 200 persone, regolarmente assunte con contratto a termine…”.

Ed eccoci alle dolenti note, che ormai da qualche giorno stiamo ospitando sulle nostre pagine. Da tempo si parlava di brutte storie relativamente ai contratti firmati dai lavoratori ma nessuno finora era uscito allo scoperto. L’altro giorno, tuttavia, l’ultimo muro di omertà è caduto e la situazione è apparsa chiara agli occhi di tutti. Ecco qualche stralcio della lettera che abbiamo pubblicato domenica mattina.

“… Partiamo da un contratto FARLOCCO, contratto con identificazione: COMMIES DI CUCINA DI 6° LIVELLO PER TUTTI: LAVAPIATTI – CUOCHI – IMPIATTATORI – CAMERIERI ECC…Tutti con lo stesso inquadramento. Ma andiamo avanti ed accresciamo il grado di gravità. Il contratto presenta un’altra anomalia: il periodo di prova superava il periodo del contratto! Ma il loro consulente ci rincuorava, dicendoci che era tutto lecito e regolare e che le ore 5 menzionate nel contratto, sarebbero diventate sicuramente 8 e che non dovevamo preoccuparci, perché sarebbero state retribuite A NORMA DI LEGGE.Le ore poi sono diventate 11/12, nonostante le titubanze di molti decidemmo di firmare per questa nuova esperienza, ma tra i più furbi e maturi, ci accordammo per fotografare i FOGLI DI ENTRATA E DI USCITA del servizio giorno per giorno. In sintesi, credevamo poco a questi straordinari, visto il vergognoso contratto… 

Finisce l’Oktoberfest, tra ringraziamenti, abbracci, sorrisi e sollazzi… e come da buoni calabresi, dediti al cibo, la manifestazione riscuote così tanto successo da triplicare le aspettative degli incassi, tanto da indurre i soci dell’evento a firmare l’ingaggio del prossimo anno con tanto di orgogliosa stretta di mano del compiaciuto SINDACO DI RENDE. Bene. Le nostre ore extra o in nero, come dir si voglia, ARRIVATI A FEBBRAIO, ancora non ci sono state retribuite. Di recente ci comunicano che i NOSTRI straordinari verranno pagati al più presto e anziché a 7,78 euro, a 3,00 euro l’ora per camerieri, spilla birre ed altri poveri polli universitari sprovveduti…e a 4,00 euro l’ora per il personale di cucina. Tariffari umilianti che non percepisce neanche chi lava le scale. Umiliante più per la persona che per il suo operato. Nessuno avrebbe lavorato in quelle condizioni e con quei ritmi per 3,00 euro! Neanche se fossimo morti di fame in terra nostra. La retribuzione di euro 7,78 all’ ora, se i soci non ne fossero informati,  subisce, per quanto riguarda gli straordinari, l’aumento del 30% e dopo  la mezzanotte del 50%. Davanti alla ribellione di alcune signore e madri di famiglia over 50 e 60, gli organizzatori, hanno con rabbia ribadito che dovevamo ringraziarli per averci fatto lavorare, anziché contestare l’elemosina delle 3,00 euro! Forse, oltre a pensare che siamo poveracci, pensano che siamo anche cervelli non pensanti!

Alcuni colleghi e colleghe, sono stati contattati a casa privatamente ed invitati al bar per essere intimati a non divulgare scandalo a nessun giornale. In cambio, avrebbero promesso dei piccoli lavoretti saltuari come il prossimo imminente Winterland…”. 

La lettera contiene molti altri passaggi che dovrebbero indurre alla vergogna questi cinque pseudoimprenditori e i loro manovratori (http://www.iacchite.com/lettere-a-iacchite-rende-la-grande-truffa-di-oktoberfest/). In questa sede ci interessa far sapere a tutta l’opinione pubblica che qualcosa si sta muovendo anche a livello di denunce. Al momento, sono circa trenta i lavoratori che si sono rivolti alla Guardia di Finanza, all’Ispettorato del Lavoro e alla questura. Altri si sono rivolti alla Cgil e stanno preparando un ricorso. Ognuno di loro accredita circa 400 euro, i conti fateli voi, non è difficile moltiplicare quella cifra per duecento.

“Tutte le iniziative sono state un successo – concludeva l’ineffabile Sposato –: ordine, assistenza e sicurezza nell’area dell’evento sono sempre stati garantiti. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo. Arrivederci al 2019!”. Povera Calabria nostra!