Rende, la storia della città nel libro di De Franco su Cecchino Principe

Oggi, martedì 30 maggio, al Museo del Presente di Rende, alle 17,30 si terrà la presentazione del libro di Gianfranco De Franco su Francesco Principe, “Frammenti per una storia” (Rubbettino editore). “Cecchino” Principe è stato sindaco di Rende dal 1952 al 1980, deputato socialista dal 1958 al 1983, sottosegretario alle Partecipazioni statali dal 1969 al 1974, presidente della giunta regionale della Calabria dal 1985 al 1987, presidente del Consiglio della Provincia di Cosenza dal 1999 al 2008, anno della sua morte.

LA RECENSIONE

di Pino Nano 

Un libro appena fresco di stampa, edito da Rubbettino, racconta e ricostruisce la storia, per certi versi affascinante, di uno dei politici più illuminati ma anche più potenti di Calabria, il parlamentare socialista Francesco Principe.

Gli amici lo chiamavamo molto più semplicemente “Cecchino”, e tale è rimasto per tutta la vita. In Calabria “Principe” sta per una delle dinastie politiche borghesi più “vive” e più “intelligenti” della storia dello sviluppo meridionale, perché se è vero che Cecchino Principe ne fosse il capostipite autorevole ed estremamente popolare, è anche vero che il figlio, Sandro Principe, avesse preso poi le redini della famiglia per guidarla verso la “modernita” dei nuovi partiti, politico anche lui, deputato anche lui, uomo di Governo illuminato anche lui.

Una storia la loro piena di successi elettorali, a volte anche strabilianti e inattesi, ma la Calabria, come il resto del Sud, è ancora capace di emozionare, intrigare, affascinare e spingere gli elettori a produrre veri e propri “miracoli”, imperscrutabili alla scienza quasi esatta della sociologia politica. E questo libro lo dimostra, lo spiega mirabilmente bene, e ci fa toccare con mano una realtà che solo un giornalista raffinato e delicatissimo come Gianfranco De Franco poteva fare, con un tocco di classe da vecchio signore d’altri tempi, e con il privilegio di aver potuto frequentare personalmente e per anni il mondo “magico” della corte dei Principe, quello che oggi i cronisti politici definirebbero “Il Cerchio magico”.

Sono tutti frammenti della storia personale e politica di Francesco Principe, che con profonda simpatia umana e leggerezza di scrittura, anche non convenzionale, il giornalista-scrittore Gianfranco De Franco offre ai suoi “25 lettori”, dettagli che hanno il merito di mettere al riparo dall’oblio una figura importante dell’Italia e della Calabria.

Sindaco di Rende dal 1952 al 1980. Nel 1958 si candida per la prima volta al Parlamento e nel 1963 diventa vicepresidente del gruppo parlamentare socialista alla Camera dei deputati. Diversi gli incarichi di governo: nel 1966 è sottosegretario all’Agricoltura e nel 1968, rieletto deputato per la terza volta, viene nominato sottosegretario alle Partecipazioni Statali.

Nel governo guidato da Emilio Colombo (1970) viene nominato sottosegretariato unico alle Partecipazioni Statali. Nel 1985 ha un ruolo di primo piano alla guida della Regione Calabria, di cui diventa Presidente, fino al 1987. Dal 1999 svolge il ruolo di Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza per due legislature, fino alla sua morte, all’età di 90 anni, il 5 novembre 2008.

“Cecchino Principe, favorito certamente dalle condizioni al contorno, ma molto di più in virtù del suo carattere, visionario e risoluto insieme –spiega Gianfranco De Franco- è stato “Colui che ha traghettato un piccolo comune dall’antico alla modernità: facendo diventare Rende una città, con un impianto urbanistico importante e, nel contempo, a misura d’uomo; con una attenzione ai bisogni, ed all’eguaglianza in alto, dei cittadini, come pochi altri in Italia. E anche ponendo le premesse per cui oggi Rende è l’interlocutore allo stesso tempo più naturale e obbligato per la realizzazione nel Mezzogiorno, accanto alle aree metropolitane in itinere, di una vasta area urbana capace di rappresentare la speranza di futuro non soltanto per i 350 mila abitanti della Valle del Crati, ma per l’intera regione calabrese”.

Giacomo Mancini con Cecchino Principe
(foto tratta dall’album di famiglia – Amici dell’Aria Rossa)

Frammenti per una “storia” ancora tutta da raccontare, si legge nel sottotitolo del libro. E in effetti, la fatica editoriale di Gianfranco De Franco mira non a fornire una biografia, né personale, né politica, o ad offrire un saggio storico-politico di quel tempo, “ma solo a dare un’idea di chi sia stato Francesco Principe: un calabrese amante della sua terra; un socialista riformista convinto e leale; un amministratore programmatore, innovatore e lungimirante”. Una sorta di provocazione letteraria che fa della politica un romanzo e che fa, nel caso di Cecchino Principe, il protagonista indiscusso e assoluto di una saga, non solo personale o famigliare ma bensì popolare e generale di grandissimo coinvolgimento emotivo.Chi ha conosciuto bene Cecchino Principe, e chi ha vissuto intensamente quella delicatissima fase politica calabrese, riconosce che nel libro di Gianfranco De Franco ci siano tutti gli ingredienti necessari perché un pezzo di storia calabrese diventi ora ufficiale.