Ieri, non senza difficoltà, abbiamo tratteggiato la “geografia” della nuova maggioranza al Comune di Rende dopo la schiacciante vittoria di Sandro Principe. I 15 consiglieri eletti fanno parte di una più che mai variegata “combinazione” di interessi che spaziano dagli ex forzisti “recuperati” alla causa (Cuzzocrea, Castiglione, Ponzio e derivati su tutti) agli antagonisti del Filorosso (Ielasi) passando per i reduci dal Pd e per coloro che ancora fanno parte del Psi fino ai ragazzi di Orlandino, in perenne bilico tra destra e sinistra.
RENDE, ECCO CHI SONO I CONSIGLIERI DI PRINCIPE (https://www.iacchite.blog/rende-2025-nelle-nostre-liste-ce-tutta-la-citta-ecco-chi-sono-i-consiglieri-di-principe-recuperati-parenti-e-fedelissimi/)
Gli esperti consigliano: quando hai una “marmellata” (o se preferite una maggioranza estremamente eterogenea e composita) il segreto è nominare assessori i… più pericolosi, in modo da defenestrarli quando si vuole se non rispettano gli accordi. Oppure di dargli la presidenza del Consiglio e cioè ruoli che li imbrigliano.
Sandro Principe è praticamente obbligato a percorrere questa strada perché tra questi 15 consiglieri solo 6 (massimo 7) sono i suoi fedelissimi e in vista delle Regionali del 2027 potrebbero essere anche meno.
Per esempio, Cuzzocrea fa parte ancora di Forza Italia, così come Castiglione ed altri che appartengono, bene o male, al centrodestra e a tutt’oggi non abbiamo sentito prese di distanza.
Principe, che ha indubbie capacità amministrative e qualità politiche, ha deciso di “abbracciarli” tutti per evitare brutte sorprese sempre possibili e ora si prepara a gestirli con l’unico modo possibile: dare loro un ruolo ovvero farli entrare in giunta o affidargli la presidenza del Consiglio.
Tutti gli addetti ai lavori concordano sul fatto che la presidenza del Consiglio toccherà a Pierpaolo Iantorno. Sia perché è stato il consigliere più votato (618 “cucuzze”) sia perché Principe non si fida proprio “ciecamente” di lui.
Passando poi agli assessori, gli analisti suggeriscono che i più indiziati sono proprio i “primi eletti” delle rispettive liste ovvero i più potenzialmente “pericolosi” e in questo senso il “numero 1” è inevitabilmente Andrea Cuzzocrea.
“Sistemati” Iantorno e Cizzocrea e tenendo conto che gli assessorati da assegnare sono 6 (massimo sette ma di solito il settimo si tiene come “riserva”), ci sono da occupare le caselle per i soli due “partiti” presenti in coalizione ovvero i socialisti e Italia del Meridione. Per la poltrona socialista tutti gli indizi portano a Francesco Tenuta, tuttora segretario della sezione rendese del Psi, anche perché – per quanto possa essere “pericoloso” – è difficile ipotizzare che venga dato un assessorato a Michele Morrone, primo eletto della lista ma fresco reduce dallo sputtanamento nazionale per avere accettato di fare da stampella al giovane Cinghiale di Cosenza nell’impresa riuscita di soffiare il seggio della Camera di Cosenza ai Cinquestelle. Per la poltrona di Orlandino, invece, gli osservatori rendesi sussurrano che il giovane Federico Belvedere, figlio dell’avvocato Enzo, possa avere la meglio sul più sgamato Emilio De Bartolo, figlio del professore Giuseppe. Ma in ogni caso, Principe ritiene entrambi abbastanza affidabili e almeno in questo caso non ha problemi di sorta. Alla fine deciderà… Orlandino.
Di conseguenza, siamo già a 3 assessorati occupati da uomini e a questo punto ci sarebbero da riempire 3 caselle occupate da donne per questioni di parità di genere che vengono di solito rispettate. L’opzione del settimo assessore – che pure c’è – spesso infatti viene tenuta di riserva per i momenti politici più delicati. E qui “azzeccarci” è un po’ più difficile, anche perché potrebbe esserci la variabile del cosiddetto “assessore esterno”.
Ma iniziamo dalle consigliere elette. Radio Rende segnala in pole position Veronica Stellato, sia per questioni di fedeltà sia per questioni di opportunità mentre per la seconda poltrona femminile la “battaglia” sembra restringersi tra Marinella Castiglione e Daniela Ielasi.
I più attenti sotto il profilo politico, osservano che con Cuzzocrea assessore e Iantorno presidente del Consiglio, potrebbe essere un azzardo accettare anche la Castiglione nel ruolo di assessore ma d’altro canto l’ambizione è alta e Marinella non ha dimenticato la sua infelice parentesi in giunta con Manna e vorrebbe “riscattarsi”. L’opzione Ielasi invece sarebbe importante per bilanciare un po’ la coalizione a sinistra ma non è di semplice attuazione proprio per le ambizioni di cui sopra.
Resterebbe una terza poltrona femminile, che molto probabilmente potrebbe anche svolgere il ruolo di vicesindaca e a quanto pare potrebbe anche essere “esterna” ovvero una donna che non si è candidata nelle liste di Principe. Si vocifera che possa essere una docente universitaria e in ogni caso questo nome resterà “top secret” fino alla fine. Si dice che possa essere una docente che ha a che fare con la medicina. Del resto, i prof universitari sono un vecchio pallino di Principe e in questo caso una eventuale nomina potrebbe alimentare i suoi rapporti con l’Unical anche in vista dell’obiettivo Policlinico. L’identikit è già abbastanza chiaro ma non vogliamo essere certo noi a rovinare la “sorpresa”.
Intanto, visto e considerato che almeno cinque degli assessori sono consiglieri eletti, c’è fermento tra coloro che potrebbero subentrare. In Insieme per Rende i papabili sono due: Clelio Gelsomino e Francesca Cufone; in Rende Riformista Luigi Superbo; tra i socialisti Divina Scarnato; in Idm Pino Chiappetta e in Rende Avanti Massimo La Deda.









