Riace, Lucano alla piazza: siete tutti miei giudici

La Calabria è sotto shock per il clamoroso arresto di stamattina del sindaco di Riace Domenico Lucano. Poco meno di un anno fa a Riace c’era stato un partecipato incontro promosso dai simpatizzanti del sindaco Mimmo Lucano giunti in paese da tutta la Calabria. Diverse centinaia di persone si erano strette attorno al sindaco esprimendo piena solidarietà nei suoi confronti e totale fiducia nel suo operato. Lucano, visibilmente emozionato, iniziava a parlare dicendo: “Io sono abituato a pensare alle responsabilità partendo da me. E se ho sbagliato è giusto che pago. Io non dirò mai la colpa è di questo o di quello, né mai dirò la colpa è dei magistrati, anzi ben vengano i magistrati, che indaghino a fondo e finché lo riterranno utile. Io stesso ho chiesto ed ottenuto di essere ascoltato dai magistrati che mi hanno convocato per martedì in procura. Quello che gli dirò a loro, è quello che dico a voi stasera che come loro siete miei giudici. Tutti voi presenti qui, siete miei giudici.

Lucano continuava spiegando le ragioni che secondo lui hanno portato la procura di Locri ad emettere un avviso di garanzia nei suoi confronti (sfociato questa mattina nell’arresto), e ricostruiva le visite ispettive che nell’ultimo anno ha subito. Dice che le relazioni, seppur esaltando il modello Riace, alla fine concludevano evidenziando “criticità” amministrative. E per questo lui più volte ha scritto alla prefettura di Reggio Calabria esponendo le sue controdeduzioni, ma il rapporto con il prefetto, dice Lucano, non è dei migliori. Tant’è che dice: “Ho chiesto più volte i risultati della seconda ispezione, e nonostante la richiesta ufficiale, quegli atti non li ho mai avuti”.

Raccontava che durante il primo monitoraggio, qualche membro del comitato ispettivo “si era premurato” di far arrivare la “velina” sui risultati dell’ispezione al quotidiano “Il Giornale” e da lì è partita la campagna di denigrazione del modello Riace. Concretizzandosi anche con la richiesta di manifestare a Riace, con l’autorizzazione della questura di Reggio, diverse organizzazioni fasciste (Forza Nuova e Movimento Sociale).

Una nota di “costume”. In piazza a Riace c’era pure Giovanni Manoccio che evidentemente ha inteso manifestare la sua vicinanza e solidarietà al collega Lucano, nonostante Lucano avesse disertato l’incontro ad Acquaformosa durante il “festival delle migrazioni”.