Riace, migliaia di manifestanti in piazza e non solo dal Sud

MANIFESTAZIONE CONFERMATA
Oggi sarà una marcia di tutti quei disobbedienti civili che immaginano un futuro diverso da questo Governo.
Per #MimmoLucano, per Becky, Soumaila, per tutti coloro che si vedranno respinti dal Decreto #Salvini
Per la solidarietà che non può essere reato.
#Riacenonsiarresta

Appuntamento per oggi, alle 15, a Riace. Arriveranno da tutte le parti in sostegno al sindaco Mimmo Lucano per ribadire che la solidarietà non può essere un reato. Scenderanno in piazza a migliaia, provenienti da tutto il mezzogiorno. Ma pullman e mezzi privati si muoveranno anche dalla Toscana, dal Veneto ed altre regioni. Promettono di esserci, anche volti noti dei media, come i giornalisti Gad Lerner e Sandro Ruotolo.

Già in moto, intanto, l’ingranaggio organizzativo dell’Usb, mentre Cgil Calabria, Anpi, Arci, Articolo 21, Potere al Popolo, Prc, Link Unical, Libera, promettono una mobilitazione massiccia e rilanciano: «Il modello Riace e la sua “utopia della normalità” – spiegano in una nota – testimoniano che l’integrazione non è un miraggio e che l’accoglienza di emergenza può essere trasformata in programmi di inclusione durevoli, rivitalizzando l’economia di una comunità minacciata dallo spopolamento».

Saranno in tanti a partire da Cosenza, dove martedì sera si è tenuto un affollato presidio di protesta sotto la prefettura. L’associazione Seminaria, il Centro contro la violenza sulle donne «Roberta Lanzino» e la «Terra di Piero» stanno organizzando dei pullman. Molto impegnata anche l’area antagonista dei centri sociali «Rialzo» e «Sparrow» e del comitato Prendocasa che proprio in questi giorni stanno lanciando la mobilitazione cittadina e regionale contro gli imminenti sgomberi delle case occupate. Tra i promotori della manifestazione di sabato, la storica emittente comunitaria Radio Ciroma. Per bocca del suo portavoce, Francesco Febbraio, è curiosa di vedere «quale sarà la reazione del governo giallo-verde a questa prima manifestazione di aperto dissenso e netta contrapposizione alle sue politiche. Blinderanno le piazze?». (fonte il manifesto)

Questo invece l’appello di Global Project. 

Non si arresta una speranza. Non si arresta chi ha fatto della solidarietà e dell’umanità il punto di forza di una piccolo paesino della Calabria: ha ripopolato un luogo moribondo e abbandonato, ridato speranze. Lo ha fatto sfidando la mafia e le stesse istituzioni nazionali ed europee. Non si arresta chi ha ideato un sistema di accoglienza dal basso, invidiato in tutto il mondo. Un modello di integrazione dei migranti che è stato studiato nelle università europee, è stato raccontato sul grande schermo, nel cortometraggio Il volo, dal regista Wim Wenders, giusto per fare qualche esempio.

Qualche ora fa Mimmo Lucano, sindaco di Riace, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per favoreggiamento dell’immigrazione.

A un anno circa dalla perquisizione subita e dal suo interrogatorio, Mimmo Lucano è stato arrestato all’alba con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta del procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, – all’interno di una fantomatica operazione della procura di Locri, denominata “Xenia”- che ha deciso anche il divieto di dimora per la sua compagna Tesfahun Lemlem.

Sappiamo che accogliere un essere umano non può essere un reato e con questo arresto si conferma conferma la pulsione reazionaria di cui sta cadendo preda il nostro paese.

Che il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, sia agli arresti per favoreggiamento immigrazione clandestina è il segno dell’imbarbarimento del paese che parte da lontano e di cui Salvini è l’esito. Si tratta di una gravissima provocazione per chiunque pratichi solidarietà e creda in quella “utopia della normalità” portata avanti con coraggio da Mimmo Lucano. Esistono trafficanti di persone. Schiavisti. Capi di centri di detenzione in cui la tortura è pratica quotidiana. Caporali sfruttatori. E ancora, sorge facile il paragone tra chi architetta un perfetto sequestro di persone e chi “favoreggia matrimoni”.

Infatti, il sindaco di Riace è accusato di aver organizzato un matrimonio “di convenienza” tra una richiedente asilo nigeriana – che aveva avuto diniego dalla commissione – con un italiano di Riace, per poter farle avere il permesso di soggiorno.

Sabato 6 Ottobre la rete di cittadini e cittadine a sostegno di Riace, attraverso la pagina facebook “Riace patrimonio dell’umanità”, promuove una manifestazione nel paesino calabrese: «saremo a Riace in solidarietà con un uomo onesto per difendere un modello che sfida la deriva razzista e fascista del presente».

Ci uniamo all’appello e invitiamo tutti e tutte a raggiungere Riace per portare solidarietà diretta a Mimì Capatosta: anche questa volta ne uscirai a testa alta!

#IostoconRiace

#Riacenonsiarresta