Rifiuti a Reggio, i conferimenti non bastano: si profila ancora un’emergenza

Si producono dalle 600 alle 800 tonnellate di rifiuti indifferenziati alla settimana. Di questi di media 30 al giorno non possono essere conferiti. L’emergenza se non dovessero cambiare le proporzioni è vicina, molto vicina. La fragile filiera dei rifiuti per il territorio reggino continua a rappresentare sempre nuove incognite. Eppure sembrava che finalmente fosse maturato un nuovo equilibrio, con la stessa società che gestisce la raccolta e gli impianti. Ma la quantità dei conferimenti non passa dai gestori, tutto passa dall’autorità unica che a Catanzaro attraverso una piattaforma unica stabilisce chi deve conferire dove. E in questo scenario anche le speranze legate all’impianto di Sambatello si fanno sempre più flebili. Tanto da trasformarsi in preoccupazioni. E non solo legate alla tempistica della realizzazione dei lavori, visto che il potenziamento avrebbe dovuto essere ultimato nel 2021, mentre il cantiere continua a rimanere fermo da mesi ormai.

L’operazione da 41 milioni di euro finanziata da risorse comunitarie continua un pezzo alla volta ad essere svuotata, doveva essere una struttura di ultima generazione capace di produrre biogas dalla frazione dell’organico, si era detto. Prima il biodigestore che doveva rappresentare un pezzo determinante nel ruolo dell’impianto, poi l’impianto fotovoltaico. Ad ogni variante si riduce la portata strategica di quello che doveva essere un punto di svolta per la filiera del territorio reggino. E intanto i costi lievitano. Perché l’impianto continua a operare solo in regime di trasferenza. Una sorta di centrale di stoccaggio in cui il Comune di Reggio non ha neanche la priorità nei conferimenti, con i mezzi di Ecologia Oggi in fila a volte già dalle tre del mattino per poter conferire. Rifiuti che partono poi per altri impianti per essere lavorati. Va avanti così da anni. E intanto i costi lievitano ma senza generare realtà utili per il territorio che vede svanire una opportunità, perché se si continua a “spogliare” il progetto iniziale, Sambatello perderà il ruolo che si era immaginato nella fase della sua programmazione iniziale. Il tutto nel silenzio generale, eppure i costi aggiuntivi che vanno ad aumentare il balzello della Tari pesano sulle spalle o meglio sulle tasche delle famiglie reggine che continuano a pagare di più per avere un servizio poco efficiente. E con sempre nuove emergenze all’orizzonte… Fonte: Gazzetta del Sud