Rifiuti, il pressing di Rende per il distretto “ecologico” e i morti da seppellire nel cimitero (privato)

di Stefano Ammirato

Villapiana o Rende? Non fa differenza. Non è una questione da Nimby come lorsignori ci definiscono. E’ una questione politica e di politica ambientale. I rifiuti si producono e vanno trattati. Tutti noi ne produciamo. Ma il trattamento non è una questione eminentemente burocratica e tecnica ma di scelta politica. Tante sono le tecniche di stoccaggio e lavorazione del rifiuto ma non tutte valide dal punto di vista ambientale.

Li puoi incenerire, tombare in discarica, differenziarli con i cassonetti, con le isole ecologiche o porta a porta, puoi farci biometano, puoi riciclarli. Il CAPITALE incarnato dai padroni privati della gestione dei rifiuti vuole grossissimi impianti dislocati in pochi siti per massimizzare il profitto.

La salute e l’ambiente, al contrario, suggerirebbero piccoli impianti dislocati su più territori per intercettare il rifiuto lì dove si produce. Si sa, però, che la politica si nutre di grandi appalti che poi significano clientele per via delle assunzioni e l’incredibile premio di consolazione delle royalties. “Se mi inquini, mi paghi”…ed il Capitalismo non chiede altro vista la mole di profitti che produce in quest’ambito. Basta dare un’occhiata a chi gestisce le principali squadre di calcio della Regione!

Non chiede altro di pagare una piccola prebenda per avere libertà di inquinamento. Perché, oggi che si firmano gli atti per l’ecodistretto, tecnici e politici spergiurano che sono impianti all’ultimo grido e radicalmente GREEN. Domani, come al solito, ci diranno che qualcosa è andato storto ed i malcapitati cittadini che moriranno per qualche malanno legato alla presenza del munnizza-distretto dovranno consolarsi…i cittadini reduci godranno delle royalties! Un pò di darwinismo sociale non ha fatto mai male a nessuno. Magari per via di selezione naturale il prossimo tipo umano sarà geneticamente immune a diossine, furani e Co.

Dagli articoli che appaiono sulla stampa si evince un pressing smodato della nostra amministrazione rendese per accaparrarsi l’agognato distretto ecologico da sommare a Calabra Maceri, Centrale a Biomasse, ex Legnochimica, ex Inceneritore….etc….etc… Nella zona industriale di Rende, a due passi dal centro cittadino, si lavoreranno i rifiuti di tutta la Provincia di Cosenza. I cittadini ovviamente non sono stati interpellati. Le persone già morte per l’attuale condizione ambientale tanto non possono più parlare. I futuri morti li seppelliremo nel cimitero privato…anche lì si potranno fare ottimi profitti sul caro estinto! Si chiama Economia Circolare…sic!