Calabria 2020, M5s: una banda di falliti

L’incompetenza, l’inadeguatezza, l’inconsistenza e la pavidità sono le uniche qualità espresse in tutti questi anni dai deputati e senatori dei 5Stelle eletti in Calabria. 12 deputati e 6 senatori totalmente incapaci di leggere la realtà sociale dei loro stessi territori ma capaci però, di disperdere un patrimonio di voti senza precedenti per un Movimento: 11 milioni di voti in Italia alle ultime politiche. E tutto grazie alla loro sciatteria: l’unico impegno che hanno svolto con diligenza è stato quello di cullarsi il culo sulla poltrona, trascorrendo il tempo lavorativo a darsi le arie nei corridoi dei palazzi romani, e a trovare il modo per nascondere i tanti problemi interni creati ad arte da infiltrati nel movimento, come Morra, che più che lavorare per il movimento, ha lavorato per favorire i nemici politici di sempre.

Un gruppo di persone miracolate dal “Rosatellum” senza arte nè parte completamente alieni dai veri problemi dei calabresi. Lontani anni luce dalle difficoltà dei propri elettori, abbandonati al loro destino il giorno dopo essere stati eletti. Un gruppo vergognoso di vigliacchi che in 7 anni non sono riusciti a dire una sola parola coraggiosa contro il malaffare, la corruzione, la ’ndrangheta. Nessuna strategia politica su come creare posti di lavoro, o su come affrontare le tante emergenze in Calabria: sanità, rifiuti, trasporti. Solo chiacchiere e piattaforma.

Hanno trascorso il loro tempo ad evitare i cittadini e a scappare dalle tante complicazioni economiche/sociali che giornalmente professionisti, artigiani, e lavoratori sono costretti a vivere senza mai proporre uno straccio di soluzione. Se ci fosse l’Oscar del “farsi i cazzi propri”, loro sarebbero i vincitori assoluti della statuetta. Abituati come sono, non solo a prendere in giro le persone negandosi in ogni occasione, ma anche a pavoneggiarsi a deputati in quel di Roma, perdendo giorno dopo giorno la fiducia dei propri elettori. L’importante per loro è prendere lo stipendio, e tirare a campare.

Dice Morra della sconfitta, dopo aver boicottato il proprio candidato: non eravamo preparati. E già, Morra dopo 7 anni di poltrona ancora non era pronto per affrontare le elezioni regionali, gli servono ancora altri 7 anni per prepararsi. Magari si può fare una “delega” speciale per lui.

Ma i peggiori sono i vari Melicchio, Orrico, Parentela, Tucci, Misiti, Sapia, Barbuto, D’Ippolito, Granato, Auddino, Abate, Corrado, Vono. Tutti silenti e accomodanti con i marpioni. Sempre pronti a prostrarsi davanti i potenti e ad assecondare ogni volere di Morra, anche quando andava palesemente contro gli ideali del Movimento.

Vili, vigliacchi e codardi, senza un briciolo di coraggio da spendere per una giusta causa. L’unica giusta causa che conoscono è il loro quieto vivere, e per questo si sono adoperati svendendo la loro, ma anche la dignità dei tanti cittadini che in loro avevano creduto. Ma l’idillio è finito e anche in malo modo, a questi insignificanti personaggi non resta che sperare nel protrarsi della lenta agonia di questo schifoso governo, giusto per prendere qualche stipendio in più, per poi ritornare al loro misero ordinario. Altre aspirazioni non hanno. Nessuno si ricorderà di loro e della loro pochezza, umana e politica. Anzi tutti si ricorderanno di una banda di falliti, baciati dalla fortuna che non hanno avuto neanche l’intelligenza di sfruttarla a proprio favore, trasformando una straordinaria forza antisistema nella stampella del sistema. Roba da Oscar della cretinaggine.

Speriamo ora nella caduta del governo il prima possibile per non vedere più personaggi come loro, ma anche come Bonafede e Di Maio, che invece di combattere la corruzione così come avevano detto, in Calabria, l’hanno favorita e aiutata. Una delusione che sembrano due. Un fallimento dietro l’altro, è questa la loro storia. Del resto come si dice: abbiamo dato il pane a chi non ha i denti. Ma per fortuna questo, e il risultato elettorale di ieri non lascia spazio a dubbi, l’hanno capito tutti.