Roberto Mancini si è dimesso da c.t. dell’Italia. Spalletti o Conte il sostituto

Roberto Mancini ha rassegnato le dimissioni da c.t. della Nazionale. La scelta dell’allenatore di Jesi ha lasciato di stucco i tifosi azzurri che con il Mancio in panchina avevano dovuto digerire l’amara eliminazione dei Mondiali del 2022 in Qatar, ma avevano anche gioito per la vittoria dell’Europeo del 2021 in Inghilterra. Entrato in carica il 14 maggio 2018, dopo il breve “regno” di Di Biagio, Mancini ha collezionato 61 panchine azzurre (39 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte), con la “perla” della vittorie di Euro 2020 e con due qualificazioni alle finali di Nations League.

FULMINE A CIEL SERENO —  Recentemente era stato nominato anche responsabile della nazionale Under 21 e Under 20 ed era diventato ancora più un punto di riferimento per il presidente della Figc Gravina che lo aveva difeso dopo la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar. Adesso il fulmine a ciel sereno delle dimissioni di Mancini, con gli azzurri che a settembre saranno impegnati in due gare per la qualificazione agli Europei che vedranno Donnarumma e compagni sfidare la Macedonia e l’Ucraina. La Figc è già al lavoro per trovare il suo sostituto.

Luciano Spalletti è libero dopo aver concluso la sua avventura al Napoli conquistando la scorsa stagione lo scudetto. Non ha intenzione di prendersi un anno sabbatico e lui stesso lo ha fatto sapere in maniera chiara anche attraverso la Gazzetta dello Sport. La prospettiva di allenare una nazionale lo intriga e lo ha dichiarato lo scorso giugno. Figuratevi la Nazionale, con la “n” maiuscola, ovvero l’Italia. “Guidare una nazionale è un lavoro particolarmente stimolante da un punto di vista professionale, perché ti permette ogni tanto di staccare. Sarebbe sicuramente una bella soluzione, però bisogna capire che tipo di nazionale. Ogni spogliatoio mi dà sempre una grande sensazione, a prescindere dal livello a cui vai ad allenare”. Anche Antonio Conte è libero dopo aver risolto a marzo il suo contatto con il Tottenham: l’ex tecnico di Inter e Spurs ha già guidato gli azzurri dal 2014 al 2016 consentendo alla Nazionale di arrivare fino a quarti dell’Europeo (sconfitta ai rigori contro la Germania). Aveva lasciato perché sentiva il bisogno di allenare ogni giorno, non solo saltuariamente e per giunta con “poteri” limitati dalla mancata concessione di stage da parte dei club Serie A. Avrà cambiato idea o aspetterà una chiamata di una big europea?

Dall’annuncio di Mancini in poi sono circolati come futuri c.t. anche altri nomi, ma in questo momento l’attenzione di Gravina e dei suoi uomini è concentrata solo su Spalletti e su Conte. In vista delle due gare di qualificazione agli Europei di inizio settembre (9 in Macedonia e il 12 a San Siro contro l’Ucraina) c’è la necessità di fare entro i prossimi 3 giorni le pre convocazioni dei calciatori che giocano all’estero. Da qui l’obbligo di scegliere il c.t. in fretta, con ferragosto e il periodo di vacanze che non danno certo una mano.