Rossano, Mascaro esegue: Candiano assessore. Ordine di Calabrò e Madame Fifì

Nicola Candiano

A luglio, il 3 per la precisione, scrivevamo che sembrava proprio una impuntatura di berlusconiana memoria quella che aleggiava nell’aria del dopo elezioni a Rossano.

Infatti come Berlusconi che volle portarsi in Parlamento il proprio avvocato personale Nicolò Ghedini, ora anche Stefano Mascaro avrebbe voluto sfidare tutti, ed anche il suo stesso progetto elettorale, con cui ha vinto le elezioni a Rossano, portandosi in giunta il suo avvocato personale Nicola Candiano.

Su questa scelta nella città di Rossano c’era già due mesi fa un totale dissenso anche da parte degli elettori che, con il loro voto, hanno sancito la vittoria del ristoratore rossanese.

Oggi si apprende che è stata confermata la nomina di Nicola Candiano con delega al bilancio, alle politiche del territorio, bilancio e programmazione, gestione produttiva del patrimonio. . Nella nota dell’amministrazione comunale non vi è traccia di Vincenzo Scarcello in un primo momento indicato quale fiduciario con delega ai lavori pubblici. Fuori per il momento l’ala Magorno, non a caso il segretario regionale del Pd ha convocato un’apposita riunione sul “caso Rossano”.

Giunta-Mascaro-Rossano Ma torniamo a Candiano.

Questo “ghiribizzo” (o chiurito per dirla alla cosentina) di Mascaro viene considerato come un forte tradimento del progetto politico, costruito da tanti con una visione unitaria e condivisa. Volendo sottacere problemi di moralità politica emersi in passato, non si può tradire un percorso costruito con fatica e dedizione da tanti militanti.

Candiano è espressione di Teodoro Calabrò, uno degli impresentabili del PD che è stato riconfermato consigliere e del quale ci siamo occupati molte volte. Un uomo con le mani in pasta nella sanità rossanese nella quale sguazza da decenni. E adesso addirittura impiegato in una struttura speciale della Regione per intercessione dei suoi padrini: Mario Oliverio, Nicola Adamo e Madame Fifì.

enza-bruno-bossio-640Candiano è legatissimo a Calabrò e Madame Fifì e il marito sostengono a spada tratta questa scelta. Oliverio, che più che il governatore della Calabria è il passacarte di questa combriccola di imbroglioni, subisce e sta zitto.

Candiano, tanto per essere più chiari, è soprannominato “mister monetizzazione” perchè monetizzò quando era assessore al Bilancio ottomila metri quadrati di terreno comunale adibito a standard urbanistici per annetterlo alla sua villa costruendoci poi una piscina olimpionica per la sua famiglia.

Da villa a megavilla con il terreno sottratto al verde pubblico. In perfetto stile PD…