ROTA GRECA: IL SISTEMA S’INGROSSA ED ALBANO INGRASSA
È bello amministrare senza minoranza come fa il sindaco Albano a Rota Greca, è facile farsi i porci comodi propri senza alcun tipo di controllo.
L’ultimo “avanzamento” del sistema Albano è datato 22 dicembre 2016, in occasione dell’inaugurazione di un centro di aggregazione giovanile della locale parrocchia. Quello che gli occhi dei comuni mortali cittadini rotesi hanno percepito come una festosa serata, in realtà nasconde ancora oggi tantissimi aspetti d’interesse.
Tutti sanno che l’evento inaugurale è stato onorato della presenza del vescovo Nolè, nei confronti del quale Albano in chiesa si è atteggiato con immisurabile benemerenza. Non solo la fascia tricolore, non solo fiori, rinfreschi, applausi, ma addirittura un discorso di 5 pagine e la donazione della migliore opera artistica della Municipalità di Rota Greca.

Tutti i presenti, canonicamente, hanno applaudito ed accettato ma in realtà non hanno potuto capire che dietro tutta quella magniloquenza improvvisata da Albano verso Nolè ci stava tutt’altro, cioè l’ennesimo meschino malaffare.
Albano ha solo voluto ringraziare ufficialmente il vescovo per il clemente incarico dell’insegnamento di religione che la moglie (già candidata al Comune di Cosenza con Occhiuto) ha ottenuto da quest’ultimo grazie alla pressante intercessione di Mario il cazzaro.
D’altronde, è lo stesso Albano a confermare in pubblico che gli Occhiuto sono i migliori interlocutori della curia cosentina e che i loro rapporti sono fatti di intrallazzi. Albano ingrassa, i rotesi stanno a guardare ed il contratto di Tucci (il nipote del cazzaro) è già pronto per essere prorogato.
Evviva l’occhiutesimo, roba che il cristianesimo gli può fare solo un baffo!