Caro presidente Iacucci,
nel maggio 2016 i parlamentari 5stelle Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra, Laura Ferrara e Federica Dieni presentarono alla Procura della Repubblica di Cosenza un esposto sul centro di San Giovanni in Fiore per la viabilità invernale. Nel contempo scrissero all’ente Provincia, proprietario della struttura. Stando a delle foto, che peraltro fecero il giro della rete Internet, per i cinque parlamentari lì sembrerebbero essere state riparate auto private, tra cui quelle di amici e parenti di un politico regionale di primo piano.
La Provincia di Cosenza assicurò un’inchiesta interna. Ad oggi, però, non ne sono noti gli esiti. Delle due l’una: o quelle foto erano false, e allora vanno perseguiti gli autori della montatura, oppure erano vere, e dunque bisogna accertare i fatti e punire gli eventuali responsabili. Non esiste una terza via.
Mi risulta che la Procura abbia doverosamente avviato delle indagini, di cui sarebbe giusto, lontani da ogni polemica, conoscere i risultati. Nel frattempo è bene capire, da lei, presidente Iacucci, come sia gestito quel centro, quali controlli siano stati e vengano effettuati sulle spese e sui lavori dell’annessa officina, che, ricordo, serve soltanto per riparare i mezzi antineve che operano sulle strade provinciali.
Ritengo che sia un suo preciso dovere, presidente Iacucci, aggiornare la comunità su quanto sia emerso dagli accertamenti specifici condotti dalla Provincia di Cosenza.
Sappia che circolano altre fotografie sul centro in questione. Per contribuire a tutte le indagini, è utile pubblicarne alcune, per comodità in due “quadri” d’insieme. Che cosa ci facevano, nel centro di San Giovanni in Fiore, tutti i veicoli in queste immagini?
Occorre sapere, perciò, se le risorse pubbliche, di ciò si tratta, per quel centro siano servite e servano per il bene comune e non per scopi personali. Sarebbe molto grave, infatti, se i soldi della Provincia fossero stati – o vengano – utilizzati per finalità diverse; nel qual caso andrebbero adottati severi provvedimenti.
Presidente Iacucci, in seguito alla remota nota dei suddetti parlamentari, chi è stato sentito? Quali elementi sono stati acquisiti? Quali protocolli operativi controllati? Quali fatture verificate? Quali corrispondenze riscontrate tra forniture e riparazioni dei mezzi provinciali antineve? Come viene, o veniva, registrato il lavoro quotidiano nei vari centri provinciali per la viabilità invernale? Vi è o vi era un archivio informatico o cartaceo per la gestione delle risorse, per esempio per la registrazione del carburante acquistato e utilizzato, l’operatività quotidiana dei veicoli e il relativo chilometraggio, i turni, le ferie, gli straordinari del personale e così via?
In attesa di un suo cortese riscontro, la saluto cordialmente.
Emiliano Morrone, giornalista