San Giovanni in Fiore 2020: Succurro imbarazzante, Barile (quasi) non crede ai suoi occhi

Tutta San Giovanni in Fiore ieri sera ha guardato il dibattito tra Antonio Barile e Rosaria Succurro, che si contendono la poltrona di sindaco nella città silana, sulla pagina FB di Enzo Gigliotti (https://www.facebook.com/enzo.gigliotti.75/videos/1553664414840477).

I due sono arrivati al ballottaggio da postazioni diametralmente opposte e per capire di cosa stiamo parlando basta una considerazione che ha del tragicomico: la Succurro era sostenuta da cinque liste che hanno collezionato 3482 voti ma solo 2695 sono andati anche a lei. Il che vuol dire che 787 elettori della Succurro hanno votato il candidato sindaco Barile, che infatti ha totalizzato 835 voti in più dell’unica (!!!) lista che lo sosteneva. Insomma, una sorta di teatrino, dal momento che la Succurro è stata già clamorosamente “mollata” col voto disgiunto al primo turno dalla stessa coalizione di centrodestra che l’ha presentata.

Ma torniamo al dibattito. La Succurro è una imbarazzante “creatura” politica di nessuna consistenza né etica né culturale tirata fuori dal primo e inimitabile cazzaro, delinquente e truffatore della politica nazionale, al secolo Mario Occhiuto (e non c’è bisogno di aggiungere altro). E ieri sera lo ha dimostrato in maniera disarmante, com’era inevitabile che fosse davanti ad una platea di gente con un briciolo di intelligenza. Ha cercato disperatamente di dire qualcosa di sensato ma non ci è riuscita. Nessuna competenza su questioni di bilancio, ovviamente, ma solo slogan buttati lì a vanvera giusto per dire qualcosa. Per esempio: ma come si fa a dire che un sindaco “abolirà il precariato”? Se fosse vero, ci troveremmo davanti ad una Santa più che ad una sindaca… La gente, per irriderla, le ha chiesto se è possibile portare il mare a Caccuri (paesino alle porte di San Giovanni in Fiore, per chi non lo sapesse). E questa è la spietata fotografia dello “spessore” culturale della Nostra.

Ma il colmo dei colmi lo ha raggiunto quando, per difendersi da chi la definisce “indagata” per i falsi bilanci presentati dal sindaco Occhiuto a Cosenza, nella cui giunta la Succurro figura ancora da assessore (e dove tornerà dopo aver perso le elezioni), ha risposto che dovrà pagare solo una “multa”… In verità, come tutti sappiamo a Cosenza, dovrà restituire 20 mila euro a titolo di “danno erariale” in attesa che la procura ordinaria imbastisca un processo, nel quale figurerà certamente anche lei come indagata. Non perché abbia effettive colpe ma soltanto perché ha firmato – sapendo perfettamente cosa stava facendo – documenti palesemente falsi.

Nei giorni scorsi pare che il marito Marco Ambrogio alias il comunista col culo degli altri, grande marionettista della politica cosentina, iscritto al Pd ma stampella di… Occhiuto, abbia incontrato Franco Laratta e altri reduci del Pd (non palla palliani ovviamente) per elemosinare qualche voto e ricevendo una sonora risata come risposta… Ha incontrato anche ex candidati di altre liste, promettendo mari e monti e ricevendo la stessa “accoglienza”.

Le poche risorse a disposizione della Succurro derivano da qualche clientela che non porterà che pochi voti: si va dalla scuola orafa promessa da Jole Santelli a qualche contrattino sparso qua e là per qualche pappone della compagnia.

Il suo rivale Antonio Barile, che nel corso del dibattito non ha potuto trattenere sorrisi ironici e sarcastici evitando di “esagerare” come pure avrebbe potuto, sa già che vincerà per incapacità manifesta della sua avversaria e si è limitato quindi al “compitino”. Quasi non credendo a quello che vedeva con i suoi stessi occhi. Anche lui è una pessima figura della destra della provincia di Cosenza, tra l’altro già sindaco a San Giovanni in Fiore una decina di anni fa quando – proprio come oggi – il centrosinistra era imploso. Stavolta però tornerà al potere per la contemporanea implosione del centrodestra. Della serie: quando la realtà supera abbondantemente anche la fantasia.