A San Giovanni in Fiore l’atmosfera è sempre più tesa. La sindaca Rosaria Succurro è stata praticamente “costretta” a convocare il consiglio comunale e ha biascicato qualche parola provando disperatamente ad arrampicarsi sugli specchi, chiamando in causa l’odio politico e non incantando proprio nessuno. Ormai ha capito che ha la popolazione contro e non sa che pesci pigliare, alcuni consiglieri di maggioranza iniziano a vacillare. Una cosa è certa: nessuno si aspettava quella partecipazione di massa alla manifestazione contro il suo assurdo governo della città e né tantomeno nessuno si aspettava di vedere gente incazzatissima. Qualcuno dice che dopo le regionali con molta probabilità salterà il banco, perché anche chi continua a starle vicino ha capito che non c’è futuro per questa pessima esperienza politica in pieno “modello cazzaro”. E San Giovanni in Fiore non è Cosenza…
Intanto, duro attacco del capogruppo del Pd di San Giovanni in Fiore, Domenico Lacava, contro la sindaca Rosaria Succurro. Da diverse ore ormai l’opposizione attacca duramente l’ amministrazione comunale accusata di totale inefficienza. Anche se è doveroso ricordare che a San Giovanni all’epoca delle elezioni nessuno ha fatto niente per evitare la deriva “succurriana” che oggi è evidente in tutto il suo vuoto e la sua ignoranza.
Lacava è molto duro e netto.
“La sindaca di San Giovanni in Fiore non sa mai nulla, non c’entra mai nulla, la colpa è sempre degli altri.
Ospedale, acqua potabile, caos cittadino, di tutto quello che è accaduto in quest’anno, uno dei peggiori anni da sempre, lei non sa nulla e non è responsabile di nulla.
È sempre colpa degli altri; lei non ha mai il coraggio di affrontare la realtà, e quando le cose si fanno drammatiche, scappa via. Ricordiamo che la sindaca di San Giovanni in Fiore in pieno agosto è scomparsa dal palazzo comunale, nessuno la vedeva più, nessuno sapeva dov’era.
Lei non ci dice che fine hanno fatto i medici ospedalieri che aveva annunciato sarebbero stati assunti all’ospedale di San Giovanni in Fiorell. Lei non sa nulla di una città rimasta a secco per due mesi interi, con acqua distribuita ad ore alterne, senza alcuna programmazione, con immaginari attentati alla rete idrica, con sceneggiate fatte di selfie e commenti accomodanti dei soliti tifosi.
La sindachessa di San Giovanni in Fiore non sa nemmeno che in regione ci sono i suoi amici che governano, ci sono i maggiori esponenti della sua maggioranza politica, i quali vengono a San Giovanni fiore un giorno sì e l’altro pure, solo trovare consensi, per fare promesse agli elettori di ottobre, per stringere accordi, per incassare i voti di preferenza, e poi scappare.
Ha fatto così anche Scopelliti, che venne trionfante a San Giovanni in Fiore, incassando 6000 voti e poi non venne mai più. Ed è stato l’autore della chiusura dei 16 ospedali in tutta la regione, e del dimensionamento dell’ospedale di San Giovanni in Fiore e di tanti piccoli altri ospedali.
La sindaca di San Giovanni Fiore è brava solo a dare incarichi e prebende a professionisti di Cosenza, a portare a San Giovanni in Fiore imprese di Cosenza, a retribuire i suoi fans e i suoi clienti che evidentemente servono per trovare voti anche a Cosenza.
Di tutto questo il sindaco deve rispondere. Come ad esempio l’ultimo incarico professionale dato al geometra Giovanni Timpano da Cosenza.
Come se a San Giovanni in Fiore non vi fossero fior di geometri”.