La profonda crisi che vive il Partito Democratico e l’intero centrosinistra ad ogni livello, che ha avuto il suo apice lo scorso 4 marzo con una sonora bocciatura da parte dell’elettorato in tutta Italia, si avverte, con le stesse forme e la medesima modalità , anche a San Giovanni in Fiore.
Si tratta di una crisi profonda, frutto di lacerazioni ed incomprensibili prese di posizioni che, nella nostra città , ha inevitabili ricadute negative sull’azione politico-amministrativa che sta portando avanti la compagine di maggioranza che guida il Comune. Inaccettabili divisioni e sterili polemiche tra i membri dei diversi organismi istituzionali, non consentono di promuovere e valorizzare efficacemente l’iniziativa propositiva messa in campo dagli amministratori, acuisce lo scollamento tra Istituzione e cittadini, tra la politica e l’elettorato alimentando l’ondata di populismo e qualunquismo che è alla base della vittoria delle destre nel nostro Paese.
La situazione è grave e deve essere affrontata definitivamente con grande serietà e forte senso di responsabilità da parte di tutti e di ognuno, rispetto ai ruoli ricoperti, certamente in ambito istituzionale, sia nel’Ente comunale che in quelli strumentali, ma anche in ambito politico. Tutti siamo chiamati a dare conto del nostro operato, nessuno escluso. Per avviare un confronto sereno e dirimente al nostro interno e con la cittadinanza, non può, quindi, mancare il resoconto dell’attività svolta nell’ultimo triennio a favore della collettività da parte di ogni membro della squadra di governo siano essi assessori, consiglieri comunali, delegati e quanti hanno altri ruoli istituzionali e politici in altri enti ed organismi pubblici della nostra area territoriale.
Così facendo sarà più facile fare chiarezza e portare a sintesi l’azione politico-amministrativa dell’ultimo triennio, individuando luci e ombre e, soprattutto, eventuali errori commessi per correggerli in maniera appropriata. Non si può più perdere tempo in parole futili e sterili, che dividono e non aggregano. I fatti operati, sapranno, invece, segnare una linea di demarcazione netta e dirimere controversie e contese, consentendo alla maggioranza di ripartire con più forza e determinazione per portare a compimento il programma elettorale del sindaco Belcastro.
Di primaria importanza appare, comunque, una collettiva assunzione di responsabilità , che non vuol dire cancellare il pluralismo presente nella squadra, quanto abbandonare il massacrante conflitto interno, per ripartire con rinnovato entusiasmo. Al contempo, se si vuole proseguire il cammino avviato a esclusivo beneficio della collettività , occorre dare un segnale chiaro, che liberi il campo da tatticismi e personalismi, in nome di una politica che non può essere vista come mestiere o, peggio ancora, come opportunità da cogliere, ma che è e deve essere servizio. Ciò richiede generosità , pazienza e tenacia. In questa ottica rimanere al proprio posto e continuare a metterci la faccia, nonostante tutto e tutti, ha rappresentato e rappresenta un dovere innanzitutto nei confronti dei propri cittadini-elettori; fare un passo indietro, laddove fosse ritenuto indispensabile, è un atto di responsabilità che non può essere escluso a priori.
L’augurio è che si individui, nel più breve tempo possibile, un percorso condiviso ed unitario di cui rendere partecipe la cittadinanza, per assicurare un futuro di crescita e di sviluppo a San Giovanni in Fiore, ma anche per continuare a contribuire a fortificare l’esperienza di governo alla Regione Calabria che ha ed ha avuto importanti ricadute positive sulla nostra comunità e che rappresenta, anche per l’uomo che la guida, un grande orgoglio per noi e per tanti sangiovannesi”.
Gerardo Longo, Filomena Lopez, Marianna Loria, Biagio Oliverio e Luigi Scarcelli
assessori del Comune di San Giovanni in Fiore