La regina di tutte le capre della Sila e Marco a ‘mbroglia (Rosaria Succurro sindaco “pupazzo” di San Giovanni in Fiore e Marco Ambrogio, sindaco effettivo per i nuovi di Iacchite’) hanno cercato di fare passare un vecchio fabbricato nel villaggio Rovale come un ecomostro.
Ovviamente non è vero perché è esattamente tutto il contrario. Il fabbricato abbattuto era una casa poi andata bruciata. I titolari si sono difesi con i denti. Avevano intenzione di rimetterla in ordine. Ma i reali pur di fare “notizia” – ché ormai questo gli è rimasto visto che a San Giovanni sono invisi a tutti – sono finiti fino al Consiglio di Stato per abbatterlo. Con i soldi di “Pantalone” hanno abbattuto il vecchio rudere spendendo 40 mila euro più tutti i soldi spesi per le spese legali. Soldi che il Comune mai recupererà. A loro interessa poco. Dovevano fare “notizia” e grazie ad alcuni giornalisti di regime pensano – nella loro testa vuota e bacata – di esserci riusciti. Poi però quando qualcuno si è accorto che non si trattava dell’abbattimento di un ecomostro hanno cercato di correggere il tiro.
Chi invece strombazza è il responsabile di Legambiente, Antonio Nicoletti. L’ambientalista con il culo degli altri plaude infatti all’iniziativa della “comari”.
Da ieri i sangiovannesi, dopo aver letto la nota di Legambiente, hanno preso d’assalto il banco lotto. Tutti a giocare il numero 47 che nella cabala napoletana equivale al morto che parla.
Il cognato dell’assessore benzinaio Antonello Martino (a quest’ultimo gli hanno tolto anche la delega sul randagismo perché la città è piena di cani) ha ringraziato i reali per aver abbattuto la casa di Rovale. Ci vuole davvero una bella faccia tosta per complimentarsi e non dire una parola sui depuratori che stanno inquinando il fiume Neto da circa un anno. Non ha detto una parola sul taglio degli alberi su via Roma dove è stata realizzata una ztl che non serve a nulla distraendo i soldi per rimettere in sicurezza il costone roccioso di Serra Cappuccini.
Negli ultimi 25 anni ha sempre attaccato le amministrazioni che si sono succedute per il sesso degli angeli. Oggi leggiamo solo note di elogio. Capiamo che la moglie, l’avvocato Filomena Bafaro, al Comune fa il bello e il cattivo tempo, ma mai avremmo immaginato che Legambiente si piegasse al volere del due Succurro-Ambrogio.
Ma in queste ore nella città di Fiore, a parte l’ennesima incazzatura per le balle della coppia reale, c’è il sentore che la regina più vuota del mondo abbia qualche problema giudiziario abilmente nascosto ma che sarebbe sul punto di “esplodere” per la gioia di tre quarti di San Giovanni, Qualcuno dice che potrebbe arrivare un giudice in Sila… Sarà vero?