Ormai il Comune di San Giovanni in Fiore è diventato un vero e proprio ufficio di collocamento destinato ad amici, parenti e lecchini della capretta regina Rosaria Succurro e di Marco a ‘mbroglia.
Assumono figli, fratelli, cognati e parenti di consiglieri comunali e assessori senza nessuna vergogna. Per i disoccupati, invece, non c’è nulla da fare. Devono morire di fame. Anzi, vengono accusati di aver minacciato i reali de noantri. Circostanza vergognosamente falsa e ormai smentita anche dai fatti.
L’ultima novità arriva da una nuova infornata di assunzioni nelle Ferrovie della Calabria, da tempo ormai affidate da Occhiuto al parente dei boss Di Puppo di Rende, al secolo Ernesto Ferraro, a completa disposizione della politica corrotta e in particolare dei parassiti riconducibili alla cloaca (maxima) di Forza Italia.
La città di Fiore è nuovamente ben rappresentata. Ha superato le due prime selezioni il vicesindaco, il famigerato lintarnune, al secolo Salvatore Cocchiero. Dopo aver fatto assumere la cognata Ida Migliarese Caputi e il fratello (scorrerà la graduatoria) al numero unico d’emergenza 112, ha pensato bene di sistemarsi lui personalmente (ché ormai il regno della capretta regina è agli sgoccioli e non si prevede un “bis”…) ed eccolo tra i possibili nuovi dipendenti del verminaio delle ferrovie calabresi. A fare cosa non lo sappiamo visto che a malappena sa guidare un’auto. Epperò sta là, come si vede dai tabulati che ci hanno mandato (che si riferiscono alla terza prova selettiva) e non ci hanno certo meravigliato, visto il soggetto.
E poteva mancare in graduatoria qualche parente di Franco Oliverio, detto paperella, autista di Luciano Vigna? Neanche per sogno. E’ in graduatoria il cognato Giuseppe Nuoto.
Ormai si sono superati tutti i livelli di decenza. La città è ostaggio di una banda che pensa solo agli affari propri!