San Giovanni in Fiore, la verità sta venendo a galla dalle telecamere: nessuno ha toccato la sindaca

Piano piano la verità sta venendo a galla. La sindaca autodefinitasi “regina della Sila” – pensate un po’ come siamo ridotti – e il marito Marco Ambrogio detto ‘a mbroglia (mbrogghia se ci leggete dal Catanzarese, dal Vibonese e dal Reggino), ad inizio settimana hanno inscenato una commedia tragicomica.

Con la solita faccia tosta che li contraddistingue hanno denunciato alla pubblica opinione una falsa e fantomatica “aggressione” subita dai disoccupati per attirare su di loro l’attenzione della stampa di regime, purtroppo capeggiata dalla Rai (un pessimo esordio da caporedattore quello di Riccardo Giacoia) e delle istituzioni calabresi e non solo.

La popolarità dei reali a San Giovanni in Fiore è ai minimi storici. Bisognava inventarsi qualcosa. Con l’abile regia del solito personaggio che vive alle spalle da perfetto parassita, pur di capitalizzare e far crescere il consenso su di loro, hanno messo alla berlina un gruppo di ex percettori di reddito di cittadinanza, i quali non sanno più come fare per portare avanti le loro famiglie. Perché il cosiddetto governo degli amici della Succurro ha tolto il beneficio senza capire se c’è gente bisognosa. A loro non gliene frega niente.

Da giugno sostano davanti al municipio per chiedere attenzione al primo cittadino al fine di aprire tavoli istituzionali per cercare soluzioni lavorative. Non chiedono assistenzialismo. Vorrebbero un lavoro dignitoso. La regina non li ha convocati. Non vuole parlare con loro. Eppure sono cittadini sangiovannesi. Hanno il diritto di essere quantomeno ascoltati. Niente da fare. Ha inscenato la farsa dell’aggressione.

Perché non fa vedere i filmati delle telecamere di sorveglianza del Comune? La stampa di regime si è accorta, finalmente, di essere stata ingannata e sta correndo ai ripari. Nella prossima settimana, a partire da lunedì prossimo, ci saranno tanti giornalisti – magari anche dello stesso regime – pronti a dare diritto di replica ai disoccupati, i quali finalmente potranno dire la loro e spiegare cosa è realmente accaduto.
La verità è ormai venuta a galla. Chi era presente ha visto con i propri occhi. Nessuno ha toccato i reali. Li hanno contestati verbalmente. Oppure adesso non si può neanche parlare? 
Le bugie stanno emergendo giorno dopo giorno.
La città di Fiore non merita di avere come sindaca un personaggio, che pur di mettersi in mostra e prendere solidarietà fasulla, mette alla berlina povera gente che chiede solo un lavoro per poter campare le proprie famiglie. Una così dovrebbe solo dimettersi. Tolga il disturbo prima di provocare altri danni ad una comunità di sani principi.
I consiglieri sodali abbiano un sussulto d’orgoglio e facciano la loro parte. Coloro che protestano sono loro parenti e amici e non sono delinquenti.