Sui soldi distratti dalla messa in sicurezza del costone roccioso di Serra Cappuccini per realizzare un’isola pedonale inutile e dannosa per tutta la città di San Giovanni in Fiore abbiamo scritto più volte. La coppia reale di San Giovanni in Fiore se n’è altamente e tranquillamente strafregata della sicurezza di una zona dove vivono decine di famiglie e per la quale la passata amministrazione aveva ottenuto 989 mila euro. E nonostante questo, sulla vicenda sembra calato un silenzio tombale.
Le denunce degli abitanti di Viale della Repubblica, ad oggi, non hanno avuto seguito. La tenenza della Guardia di Finanza di San Giovanni in Fiore ha interrogato sia i denunciati sia i denuncianti. Ha sentito anche altre persone informate sui fatti. Tutti hanno ribadito che c’è stata una distrazione di fondi e un colossale abuso di potere della sindaca, la cosiddetta “regina” (inteso nel senso più ironico possibile del termine) Rosaria Succurro e del marito, Marco Ambrogio detto ‘a ‘mbroglia. Eppure non si muove foglia.
Commettere reati nella città dell’abate Gioacchino è ormai diventato normale. La gente si chiede come mai non succede nulla. I reati non si contano più! Su Facebook impazzano i post che chiamano in causa le forze preposte al controllo e nessuno fa nulla! Che deve succedere perché ci sia un intervento serio per ripristinare la legalità?
Proprio qualche ora fa, è apparso sui social un altro aspetto grottesco della vicenda, perché finanche sul cartello di cantiere, la coppia reale mente spudoratamente sapendo di mentire.
Da oltre dieci giorni i consiglieri di opposizione hanno chiesto un incontro al Prefetto e non c’è notizia di una convocazione. La gente sussurra che oltre ad essere protetta dal procuratore Gattopardo di Cosenza e dal suo “sostituto” intrallazzino… Cozzolino, la regina è coperta anche dalla prefetta Ciaramella, che da quando è qui brilla soprattutto per la sua “assenza”, in perfetta continuità con chi l’ha preceduta.
Possibile che tutto si può? È tutto nella regola amministrare in questo modo?
La povera gente a chi deve rivolgersi per avere giustizia? Mafia e stato sono in perfetta sintonia e quindi non ci si può rivolgere manco ai “delinquenti”. Sembra un muro di gomma impossibile da scavalcare ma è la pura e semplice realtà.