“Siamo stanchi di questo sindaco. La città di San Giovanni in Fiore è nel caos e lei ormai scappa via. Occupiamo il consiglio comunale, ora basta”.
Il capogruppo del Pd, Domenico Lacava, con i consiglieri comunali di opposizione: Pietro Silletta e Salvatore Mancina, da stamattina occupano la Sala del Consiglio di San Giovanni in Fiore, per sollecitare la convocazione urgente del Consiglio Comunale , già richiesta formalmente da giorni senza alcuna risposta.
I tre consiglieri sono netti: “O il sindaco Succurro viene in consiglio comunale a spiegare le ragioni del caos acqua potabile e spazzatura in città, oppure occuperemo la Sala Consiliare. Basta con questa latitanza. Se non hanno capacità e coraggio di governare, se ne vadano a casa”.
I tre consiglieri in una nota spiegano che: “La grave situazione di degrado in cui versa il nostro territorio non può più attendere i tempi di questa Amministrazione che si permette anche di chiudere la Casa Comunale in un giorno feriale, interrompendo, senza motivo alcuno, i pubblici servizi”. Ieri, lunedì 16 agosto, il Palazzo comunale è rimasto chiuso senza alcuna spiegazione ufficiale.
I gruppi di opposizione denunciano il caos in cui San Giovanni in Fiore vive da mesi: l’acqua potabile in alcuni quartieri è mancata per diversi giorni consecutivi, in altri è arrivata singhiozzo e per poche ore, il tutto senza alcuna programmazione.
E poi c’è il caos della raccolta dei rifiuti. Per giorni i rifiuti sono rimasti per strada, nonostante il gran caldo.
Inoltre da più parti viene denunciata l’incapacità del sindaco Rosaria Succurro di governare la città, e sotto accusa è la presenza illegittima del marito, Marco Ambrogio, che senza alcun titolo è continuamente presente e attivo negli uffici comunali.
Per questo è stato anche chiesto l’intervento del prefetto di Cosenza.
Oltre ai tre, si sta mobilitando anche Antonio Barile che ieri ha radunato sullo slargo del Municipio decine di cittadini, ai quali ha illustrato “come l’Amministrazione Succurro non sia in grado di gestire e amministrare la cosa pubblica”. Duro Barile, già sindaco eletto due volte, che ritiene la compagine Succurro improvvisata e “portatrice di interessi verso il privato a danno del pubblico; ma non solo, “racconta slealtà in materia di conti e spende le risorse in modo esagerato e senza perspicacia”. A questo punto i quattro consiglieri attendono che il prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella si “sostituisca” agli organi municipali e convochi il Consiglio. Staremo a vedere.