Sono sette i candidati sindaco a San Giovanni in Fiore. Addirittura sei si richiamano in qualche modo al centrodestra mentre per il centrosinistra il candidato è Domenico Lacava, che ha vinto le primarie contro il sindaco uscente Giuseppe Belcastro.
Rosaria Succurro è la candidata “ufficiale” del centrodestra ma, come accennato, sono tanti quelli che non hanno aderito all’invito. La Lega, per esempio, sosterrà Antonio Lopez, consigliere comunale uscente di Fratelli d’Italia. Poi c’è Salvatore Mancina, già aspirante consigliere regionale nelle fila di Mario Oliverio e di recente benedetto dal consigliere regionale Luca Morrone (FdI).
L’altro candidato sindaco Domenico Caruso, portato da una lista lontana dai partiti ma scontenta del centrosinistra, «non sosterrà mai la Succurro», assicura un fedelissimo. Ancora, Pietro Silletta, candidato civico di una lista di ispirazione forzista, prosegue per la propria strada. Infine, si candida anche l’ex sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Barile, rimasto orgogliosamente affezionato a Giuseppe Scopelliti, già presidente della Regione Calabria.
Nel campo del centrodestra ci sono, dunque, come già appariva chiaro da alcune settimane, addirittura sei candidati alla guida del Comune di San Giovanni in Fiore: Succurro (imposta dai vertici del centrodestra regionale), Lopez (Lega e società civile), Mancina (Forza Italia, Udc, pezzi di FdI e società civile), Caruso (società civile), Silletta (società civile) e Barile (base di centrodestra e società civile). E’ molto probabile che la sfida si consumerà tra questi candidati per il prevedibile ballottaggio finale.