San Giovanni in Fiore, Succurro e Forza Italia. Ma quale vittoria, quei voti non sono tuoi…

Nella città di Fiore la sindaca-regina (delle crape) e Marco ‘a mbroglia, grazie a giornalisti e giornali di regime compiacenti hanno festeggiato una vittoria che nei fatti non esiste.
Abbiamo atteso qualche giorno e dopo esserci documentati viene fuori una vittoria che somiglia a quella di Pirro.
“Forza Italia”, formazione politica della Succurro, ha preso 3148 voti. Con la solita arroganza e protervia che contraddistingue la coppia reale, non hanno atteso nemmeno i dati definitivi e immediatamente si sono presi tutti i meriti.
Il partito di Tajani ha preso i voti anche dei loro acerrimi nemici che alle prossime elezioni comunali saranno suoi avversari. Il gruppo di Angelo Gentile, uomo forte di Gianluca Gallo, ha votato la Palmeri, che ha totalizzato 661 voti di preferenza.

Il gruppo dei fratelli Talarico ha dato indicazioni per votare Ricci e Rosa. Il primo ha totalizzato 161 preferenze e il secondo 422. Su quest’ultimo avrebbe dato qualche voto il consigliere Fragale, mister 5 minuti. Poi hanno dato indicazioni agli “invisibili”, con la spudorata promessa di sistemarli, nonostante l’assessore regionale al lavoro Giovanni Calabrese abbia detto chiaramente che non ci sarà posto per altri precari, di votare Balloni. Gli hanno dato 98 voti. A questo punto la domanda sorge spontanea, come fai a cantare vittoria se sai che questi voti non sono tuoi? Capiamo che è facile vendere la cosa come una vittoria fuori dai confini paesani, ma a San Giovanni in Fiore lo sanno anche i muri che Forza Italia è spaccata in due. Se a tutto ciò si aggiunge che “Fratelli d’Italia” con il vicesindaco, un assessorato, 3 consiglieri e la vicepresidente di Film Commission Calabria, ha preso solo 759 voti pari all’11,48%, il quadro è completo. Un dato lontanissimo da quello nazionale e regionale dove il partito è arrivato primo. Chissà cosa ne pensano Orsomarso e compagnia bella.

La Succurro e il marito non hanno speso una sola parola sul dato di “Forza Italia” a Cosenza. Eppure la regina di tutte le “crape” silane è presidente della Provincia, come allo stesso modo ha fatto finta di niente per la scoppola presa dal centrodestra a Corigliano-Rossano. Qualcuno pensa di fare giochi di prestigio giocando con la comunicazione asservita ma con i numeri si scherza poco perché poi arriva il conto ed è salato.