San Giovanni in Fiore, va in scena la depurazione… con i soldi degli altri. In perfetto stile Ambrogio&Succurro

Rosaria Succurro, dopo aver mandato in bancarotta l’ente Provincia, accumulando, nella sua gestione, un debito di oltre 50 milioni di euro, ha ancora il coraggio di annunciare la realizzazione di opere pubbliche nella città di Fiore.  E non dice una sola parola su chi le ha lasciato le risorse finanziarie.
La sindaca squallida  e Marco a ‘mbroglia hanno annunciato la realizzazione degli impianti di depurazione a ponte Arvo e a Lorica per un importo di un milione e mezzo ma non dice che sono soldi della gestione regionale a guida Oliverio.
I due reali e tutti i loro assessori e consiglieri lecchini che gli girano attorno, non dicono che hanno impiegato 5 anni per realizzare i lavori. Oggi grazie a quel furbacchione di Tonino Daffinà, da sempre notoriamente vicino a Roberto Occhiuto, dicono di aver realizzato il progetto.
Per 5 lunghi anni hanno chiuso gli occhi, e non solo loro, perché sono diverse le denunce fatte da vari cittadini sulle pompe malfunzionanti che sversavano l’acqua fognante nel sottostante fiume Neto, senza dimenticare il silenzio compiacente di Legambiente che non ha mai detto una parola, si proprio così, i componenti di lega ambiente non hanno mai denunciato alle autorità competenti questo disastro ecologico.

Ci chiediamo una cosa: perché le opere lasciate in eredità non sono state realizzate prima? E’ evidente che realizzandole adesso vogliono buttare fumo negli occhi dei sangiovannesi. A un anno delle elezioni vogliono dimostrare che loro pensano al bene della città. Hanno la faccia come il deretano.
I cittadini di Fiore per fortuna non hanno l’anello al naso e ormai non credono più ad una sola parola di quello che biascicano, anzi oramai tutti si stanno convincendo che prima o poi pagheranno tutti questi disastri.