San Giovanni in Fiore&Provincia, ancora un concorso “truccato”: un posto di autista a un consigliere di Fratelli d’Italia

In merito al concorso bandito dalla Provincia di Cosenza – BANDO DI CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI PER LA COPERTURA A TEMPO PIENO E INDETERMINATO DI N. 2 POSTI DEL PROFILO PROFESSIONALE DI CONDUTTORE MACCHINE OPERATRICI COMPLESSE CATEGORIA B3 – abbiamo appreso attraverso diverse e costanti segnalazioni quello che dovrebbe essere il nome di uno dei vincitori.

Lo scrivevamo il 5 luglio scorso aggiungendo che ad un consigliere comunale di San Giovanni in Fiore, in cambio del voto favorevole ai provvedimenti proposti dalla maggioranza, era stato assicurato- dal sindaco e dal coniuge, ormai noti in tutto il territorio come il Re (Marco Ambrogio) e la Regina (Rosaria Succurro) – un posto di lavoro a tempo indeterminato di autista e che, a questo proposito, il consigliere – del quale ci eravamo riservati di fare il nome a… vittoria ottenuta – avesse  addirittura conseguito da poco, o stia per conseguire, il necessario requisito della patente categoria C.

Considerato che la fuga di notizie, in ambito locale, aveva vanificato l’esito favorevole per un altro consigliere comunale al quale era stato promesso il posto di lavoro, per la figlia, di agente della polizia municipale presso il Comune di San Giovanni in Fiore, ci è stato chiesto di fare qualcosa tutelando il nome del “vincitore” fino alla fine…

E noi così abbiamo fatto fino a poche ore fa quando ci è stato comunicato l’elenco degli ammessi alla prova teorico-pratica e abbiamo visto che in cima alla graduatoria c’è proprio il nome che ci era stato “spifferato” e che tutta la città di San Giovanni in Fiore conosce. Lui si chiama Antonio Veltri, classe 1972, ed è stato eletto in Consiglio nel 2020 con la lista di Fratelli d’Italia. Un nome, una garanzia. Superata la prova orale, quella tecnico-pratica sarà una pura formalità e i coniugi che seguono le orme di Capu i Liuni e Madame Fifì non si aspettavano certo che qualcuno “cantasse”… Ma a questo punto non serve più nascondere nulla perché il “giochino” è fatto. 

Il problema è che la procura di Cosenza, che dovrebbe intervenire per competenza, è totalmente complice e connivente della signora Succurro e del marito. E c’è da giurare che il Gattopardo e Cozzolino, i magistrati che “quando passano ride tutta la città”, non faranno niente neanche stavolta. Basta  guardare le loro  facce  di…  scegliete  voi  a cosa  assomigliano…