E’ stato un Ferragosto di fuoco per la politica sanlucidana.
C’è stato, in particolare, un lungo botta e risposta fra l’ex vicesindaco Leverino Bruno e Franco Nunziata.
Leverino Bruno, come vi abbiamo rivelato in anteprima noi di Iacchite’ sollevando il caso dell’ex Onpi, si è dimesso per contestare la scelta fatta dal sindaco Pizzuti di privilegiare gli affari del cognatino Franco Nunziata.
Nunziata è un ex consigliere di minoranza, ora direttore sanitario e longa manus della cooperativa “Il Gioiello della Magna Grecia”, che, di fatto, grazie al cognato-sindaco, ha messo le mani sull’ex Onpi ed ha portato a casa un affare di 1.800.000€.
E lo stesso Nunziata, con una faccia tosta senza precedenti, ha cercato di rispondere confermando, in pratica, quello che ormai tutti sanno: è lui il nuovo pappone della sanità a San Lucido.
In tutto questo casino, si è inserita anche l’assessore Amalia Gnisci, da sempre vicina alle posizioni dell’ormai ex vicesindaco ribattendo punto per punto alle osservazioni di Nunziata e rispedendo all’inferno lo stesso Nunziata e la sua “Magna Grecia” mentre il PD locale ha chiesto addirittura un confronto fra Nunziata e Leverino Bruno.
Ma il cognatino sindaco ovvero l’attempato Roberto Pizzuti, cosa fa?
Silenzio assoluto sulla vicenda, forse per timore di qualche “scappellotto” del cognato e con il comportamento che gli si addice da sempre, cioè quello dell’adulatore, si lavora l’ex assessore Fabio Frangella, solo qualche settimana fa allontanato dalla maggioranza per lesa maestà, per poi piazzargli il colpo del KO nominando assessore il consigliere Carmine Bruno.

Il curriculum di Bruno, a dire il vero, non si conosce ma si sa solo che è indagato dalla magistratura per malaffari all’Asp di Cosenza dove lavora. E’ stato indagato, in particolare, qualche mese fa assieme ad altre tre persone. Carmine Bruno è paolano ed è intimo amico degli avvocati Nicola e Dario Gaetano, uomini di stretta osservanza cinghialesca. E così il buon Pizzuti cerca “protezione” anche dalle parti del Cinghiale, promettendo ovviamente grande flusso di incarichi legali verso lo studio Gaetano. Così, tanto per gradire.
Per chiudere, c’è da dare conto anche di una delibera di ricorso alla Cassazione contro la sentenza che ha visto condannare le Ferrovie a pagare la somma di € 1.800.000 al comune di San Lucido, somma che non si capisce che fine abbia fatto. Insomma, se è stata incassata o meno, salvo sapere con certezza degli oltre 200.000€ che si pagano a mo’ di vitalizio all’avvocato di Falconara Albanese, Ennio Abonante, di cui abbiamo già parlato, le cui orecchie ora staranno fischiando. Ma conta molto di più intascare questa ennesima ottima parcella che il suo amico Pizzuti gli sta preparando.
Perché a San Lucido la corruzione si fa seriamente, altro che storie.