
Le ultime 48 ore sono state per San Lucido ore importanti, sia per l’attuale emergenza Covid-19 sia per le piroette mediatiche, stavolta suffragate da atti reali, di Luigi Novello, che ha annunciato la sua uscita dalla Lega.
Andiamo con ordine. San Lucido ha ripreso l’aspetto di un paese normale rispettoso delle regole imposte dal governo e non certo dalla nostra “papessa”, anche se continuano ad essere sempre tanti gli isolati domiciiari, trenta, senza nessun provvedimento per la loro delicata situazione.
Il centro dell’attenzione, dunque, l’ha preso come ormai è solito fare Luigi Novello, che nel giro di poche ore è stato capace di andare in televisione a snocciolare i suoi soliti “fiumi di parole”, subito dopo dimettersi da consigliere comunale e a seguire, nel tardo pomeriggio di ieri, ha inviato la nota nella quale annunciava la sua uscita dalla Lega del Cazzaro verde.
Intanto, dobbiamo ringraziare Lugi Novello perché con i suoi due atti ha dato una patente di credibilità a Iacchite’, definita da una sua fan “discarica” prpbabilmente perché è abituata ai media di regime che incensano il suo eroe dalla mattina fino a notte inoltrata.
E allora vogliamo cominciare proprio dalla “discarica” della sua fan e abbiamo provato ad immaginare il suo volto quando ha dovuto leggere proprio su questa “discarica” il comunicato del suo amato Novello che lascia la Lega. Si sarà chiesta: siamo finiti nella “discarica”? Beh, in un certo senso ben le sta…
Ma torniamo ai fatti: non scrivevamo cose risibili rispetto al fatto che Novello indossasse un abito di un personaggio che non esisteva ovvero il referente politico regionale del Cazzaro verde… ma bensì era solo un consigliere comunale di un comune per giunta sciolto.
Quando Novello scrive in premessa alle sue dimissioni da consigliere comunale “non mi piace riscaldare la poltrona” vuol dire che ha preso coscienza – o gliel’ha fatta prendere qualcuno – che il consigliere comunale di un comune sciolto ha un solo compito: quello di non fare nulla…
E così sono state presentate le dimissioni da consigliere comunale, non irrevocabili, caro Novello, ma dimissioni e basta. Una volta protocollate le dimissioni da consigliere comunale, sono esecutive immediatamente e non ci venga a dire che non conosceva neanche questo articolo di legge.
Poi, ieri pomeriggio ecco arrivare la ciliegina che molti aspettavano e che tanti sapevano: “Vado via dalla Lega!” ha tuonato Novello. “… Partito inesistente in Calabria (sic!). I suoi dirigenti non mi sono stati vicini nella terribile situazione di San Lucido, neanche una telefonata…”. Altra conferma, in sostanza, a quello che scrivevamo ovvero che Novello non aveva nessuno spessore politico regionale.
E a questo punto il discorso si fa serio e politico. Chi mastica non tanto ma poco di politica capisce bene che se Novello non è stato capace di avvicinare al suo paese i rappresentanti del Cazzaro, che tanto invece aveva sublimato nei mesi scorsi, fino a fare salire su un palco i peggiori razzisti e fascisti degli ultimi vent’anni con annesse dichiarazioni d’amore per la Lega ed il suo cazzaro, il suo addio ha una sola spiegazione. La Lega l’ha mollato e senza neanche dirgli grazie per i 5 mila voti che gli ha portato in dote.
Questa riflessione va fatta e in questo caso non si tratta di essere con o contro Novello, questo lasciamolo dire alla signora della discarica ed a chi gli fa i cuoricini sui social. Qui si tratta proprio di fare un discorso “terra terra”.
Il problema non è neanche dire “mi hanno scaricato” ma è quello di aver portato un paese dignitoso da sempre come San Lucido a tanta miseria politica legandosi al Cazzaro verde e senza e chiedere neanche scusa alla sua gente. Il finale non può che essere ironico, anche perché ribadiamo che – nonostante tutto – Novello ci ispira sempre una certa simpatia… calcistica che non cancelleremo mai. Tuttavia, alla luce della sua “linea politica”, il fatidico “chiacchiere e distintivo” Novello se l’è meritato tutto e se poco poco ricorda il film che ha reso celebre questa frase si farà una risata anche lui.
Concludiamo con un appello al Commissario Micucci: faccia pressione sugli organi dell’Asp, che tanto bene si sono comportati a San Lucido, affinché chiariscano perché restano ancora trenta cittadini in isolamento obbligatorio. Forza San Lucido. Sempre.