Sanità buco nero della Calabria. Quando anche l’Asp smascherava gli affari di Don Cascini sulla linea Milano-Cosenza

Era il mese di novembre dell’anno del Signore 2022 quando erano arrivate ghiotte novità sul fronte del business della cartolarizzazione dei crediti sanitari. Non erano arrivate da nessuna procura ma bensì dalla Corte dei Conti, che aveva inflitto una dura mazzata alla casa di cura Cascini di Belvedere Marittimo condannandola a risarcire 1 milione e 100 mila euro di prestazioni extra budget non dovute all’Asp di Cosenza. In sostanza, il giochino della cessione dei presunti crediti a società compiacenti era stato smascherato (https://www.iacchite.blog/belvedere-doccia-gelata-per-don-cascini-dovra-risarcire-lasp-di-cosenza-per-11-milioni-per-prestazioni-extra-budget-non-dovute/).

Cascini ovviamente ha fatto ricorso ma adesso si apprende dalle veline passate ai media di regime che si sta muovendo anche la procura di Milano e non solo in Calabria.

Al centro delle inchieste, secondo quanto ricostruito dal Fatto Quotidiano qualche anno fa, c’è il mercato nato per speculare sul bilancio sanitario della Calabria, che com’è noto è la regione più disastrata d’Italia: 1,1 miliardi di euro di debiti, secondo l’ultima relazione della Corte dei Conti. Debiti orientati dalla sanità pubblica calabrese non per pagare medici o infermieri, che oggi servirebbero come non mai, ma per remunerare qualche decina di aziende private. I politici corrotti che ancora governano la Calabria lo sanno benissimo ma danno vita a vergognose pantomime come quelle che ci propina periodicamente il presidente parassita con la Guardia di Finanza per far credere agli allocchi che lui si starebbe muovendo verso la legalità. Ovviamente, niente di più falso. 

L’inchiesta sulla cartolarizzazione dei crediti sanitari è eseguita da diverse procure, perché il mercato sarebbe stato lo stesso in varie province. Cosenza è il mercato più fiorente. La Asp locale è tra le più malmesse delle aziende sanitarie della Regione, con oltre 361 milioni di debiti nei confronti di un pugno di cliniche e residenze per anzianl: due delle quali in mano a noti esponenti potenti locali.

Il cuore dell’affare sta nei bond sanitari. Le indagini giudiziarie faranno il loro corso, ma per ora quello che è certo è il sistema che negli ultimi anni ha portato in Calabria decine di società finanziarie milanesi per accaparrarsi pezzi di debito sanitario. Milioni di euro di fatture emesse da cliniche private nei confronti delle varie Asp regionali sono state vendute a queste società finanziarie, che le hanno impacchettate in bond da vendere sul mercato. Il problema è che adesso alcune di queste fatture non si trovano più. E siccome sono queste le pezze d’appoggio su cui basano il loro valore i bond, il problema potrebbe creare parecchi danni.

E oggi abbiamo avuto la prova di questi “danni”. Il primo ad essere beccato con le mani nel sacco del business del bond sanitari è Vincenzo Cascini, sindaco di Belvedere Marittimo (Cosenza) eletto con una lista civica di centrodestra vicina a Forza Italia (e come fai a sbagliarti?), che aveva incassato parecchi soldi (oltre un milione) da una società specializzata in cartolarizzazioni. La Casa di Cura Cascini, di cui il sindaco è consigliere d’amministrazione e azionista di maggioranza (benché le quote siano in usufrutto a una parente), il 12 agosto di un paio d’anni fa ha venduto 54mila euro di crediti vantati nei confronti della Asp di Cosenza alla Argo Spv Srl. Una delle tante società che hanno fatto affari in Calabria negli ultimi anni con i crediti incagliati. Anche questa con sede a Milano, in via Prospero 4. Guarda caso gli stessi uffici della Astrea Quattro Spv, quella che ha acquistato i crediti dalla clinica San Bartolo, all’epoca di proprietà di Luca Morrone (ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia ora rimpiazzato dalla… moglie sempre in quota Meloni… e come fai a sbagliarti?). Segno chiarissimo che sulla linea Milano-Cosenza il business del bond sanitari, seppur con qualche intoppo, tira ancora tanti utili. E speriamo di avere presto notizie di altri boss e papponi della sanità privata che saranno condannati e colpiti nel punto più sensibile dei loro interessi: i soldi…