Roma – (Adnkronos) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oltre al decreto Crescita ha oggi anche firmato il cosiddetto “decreto Calabria”, un provvedimento speciale sulla Sanità calabrese. Si tratta di un decreto varato dal Consiglio dei ministri che si è riunito a Reggio Calabria poco prima di Pasqua.
Tutte le nomine passeranno per il commissario ad acta per la sanità e per il sub commissario nominati dal Governo, cioè l’ex generale Nas Cotticelli e il manager sanitario Thomas Schael. “Daremo dei superpoteri ai commissari da me indicati”, aveva affermato la ministra della Salute Giulia Grillo, del Movimento 5 Stelle in occasione del Consiglio dei Ministri svoltosi a Reggio Calabria il 18 aprile.
“Potranno nominare i vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere e non potrà più farlo il governatore come previsto dalla legge fino ad ora dalla legge sui commissariamenti. Inoltre imponiamo che tutti gli acquisti vengano fatti attraverso la Consip o altre Regioni che abbiano centrali uniche per gli acquisti”. Per Grillo, “negli ultimi dieci anni, quando i poteri straordinari erano in capo al presidente della Regione, la sanità calabrese è soltanto peggiorata. Il governatore ha sempre usato gli stessi manager, spostandoli nei vari incarichi. Il commissario deve poter scegliere i direttori Asp perché facciano pulizia contabile. Bisogna ricordare che nella regione sono fallite tutte le aziende sanitarie tranne una”. “Parliamo di una situazione straordinaria e temporanea. E non ci dimentichiamo che di straordinario in Calabria non c’è solo il peggioramento ma anche l’infiltrazione della criminalità organizzata, che ha portato a commissariare la più grande Asp della Regione, quella di Reggio Calabria. Questo intervento dovrebbe rassicurare tutti coloro che vedono il regionalismo differenziato come un modo per lo Stato di abdicare al suo ruolo in tema di diritto alla salute”.
I CONTENUTI DEL DECRETO CALABRIA
Il Capo I del decreto consta di 10 articoli, recanti un nucleo di misure, di natura eccezionale e, dunque, con una vigenza ben limitata nel tempo, volte a realizzare un regime speciale per la gestione commissariale della Regione Calabria.
A tale specifico riguardo, non può non darsi rilievo alle recentissime valutazioni effettuate in occasione della periodica riunione congiunta di verifica del Tavolo adempimenti e del Comitato Lea, per il monitoraggio dello stato di attuazione del Piano di rientro della Regioni Calabria che ha avuto luogo il 4 aprile 2019 e che, dunque, recano la più attendibile ed aggiornata rappresentazione dello stato della sanità calabrese.
Da una parte, in tale sede, è stata innanzitutto confermata la performance, appena illustrata, relativa alla c.d. griglia LEA che, dunque, continua a recare il peggior risultato tra tutte le regioni, pari a 136, molto al di sotto della soglia minima di 160. Dall’altra, con riferimento alla situazione economico-finanziaria, i Tavoli tecnici hanno rilevato che la Regione Calabria, al IV trimestre 2018, presenta un disavanzo di 168,898 mln di euro, che rappresenta il 4,7% del finanziamento ordinario incrementato delle maggiori entrate proprie rispetto a quelle cristallizzate e inglobate nel livello di finanziamento.
Dopo il conferimento delle coperture, il risultato di gestione del IV trimestre 2018 evidenzia ancora un disavanzo di circa 61 mln di euro. Pertanto i Tavoli hanno dato atto che si sono realizzate, con riferimento al risultato di gestione dell’anno 2018, le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, ovvero: l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti; l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del SSR fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in corso; il divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo. Con particolare riferimento all’ASP di Reggio Calabria, è stato, inoltre, rilevato come non risultino adottati i bilanci – addirittura – dal 2013 al 2017.