Sanità, l’ultimatum della Nesci (M5s) a Palla Palla

Dalila Nesci

“Oliverio, se non riesci a scrivere un programma operativo, ci pensiamo noi”. La deputata M5s in commissione sanità Dalila Nesci ribadisce la sua ferma condanna in conferenza stampa presso il Grand hotel lamezia, al decreto commissariale riguardante la nuova rete dell’assistenza ospedaliera in Calabria.

Ad affiancarla, in un incontro moderato dall’avvocato Giuseppe D’Ippolito, coordinatore del meet-up 5 stelle a Lamezia, Gianluigi Scaffidi e Tullio Laino, esperti e facenti parte di una task force sulla sanità messa in piedi dalla parlamentare 5 stelle. Denunciare le storture della nuova rete dell’assistenza contenuta nel decreto commissariale numero 30 del 2016, questo lo scopo dell’incontro di oggi, per far leva su una questione da tempo portata avanti dai pentastellati: “Il commissariamento illegittimo nel sistema sanitario calabrese”.

“Il movimento 5 stelle sta facendo opposizione non solo in Parlamento, e rappresenta oggi l’unica forza politica d’opposizione per dar voce ai cittadini. Già dal momento dell’insediamento del governatore Olivero avevamo chiesto trasparenza e legalità – precisa la Nesci – sulla sanità ci troviamo proprio dinnanzi ad una truffa, abbiamo spiegato che il commissariamento è illegittimo e che l’unica cosa che dovrebbe fare il presidente Oliverio è un programma operativo. Abbiamo scoperto che la Calabria è stata truffata dal piano di rientro con 287 mila malati cronici in più rispetto alle altre regioni e che la maggior parte del bilancio regionale che va in sanità, finisce in stipendi e non in tecnologie e prevenzione. Dal 1999 ad oggi la Calabria ha ricevuto circa un miliardo e 700 mila euro in meno. Scura e Urbani devono andare via – conclude la Nesci – e se il governo della Calabria non riesce a scrivere un nuovo piano sanitario ci pensiamo noi, siamo in grado di prendere le redini della Regione”.