Sanità: si dimette Urbani, l’uomo del Cinghiale

L'ex commissario Scura e il suo vice Urbani, tuttora con le mani in pasta

Andrea Urbani ha consegnato le proprie dimissioni nelle mani del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. L’ormai ex  sub commissario della sanità calabrese e il dipartimento regionale Tutela della Salute hanno ribadito anche oggi al ministro Lorenzin che il commissario Scura si intestardisce nel presentare documenti (i famigerati decreti che dovrebbero sbloccare le assunzioni di medici e infermieri) che “non posso firmare perché ritengo illegittimi, dunque la mia permanenza nella struttura è diventata inutile”.

Urbani, che oltre alla Lorenzin risponde agli ordini del Cinghiale, finora non aveva gettato la spugna nonostante fossero ormai evidentissime le crepe del suo rapporto con Scura. C’è chi interpreta questo passo come un possibile via libera all’investitura di Palla Palla a commissario della sanità per come annunciato anche da Renzi venerdì scorso a Diamante e c’è chi vede un passaggio intermedio nella nomina di qualcun altro. Di certo, qualcosa bolle in pentola e presto sapremo cosa. Una sola cosa è certa: il regno del commissario Massimo Scura è pressoché finito e l’abbandono del sub commissario ne è la prova provata.