Santa Sofia d’Epiro, l’Oipa denuncia: “Quindici cani avvelenati”

Purtroppo ci troviamo a dover commentare un orribile fatto di cronaca avvenuto a Santa Sofia d’Epiro.

“Questo episodio – scrive il blog Santa Sofia d’Epiro in rete -, assolutamente non isolato durante il corso degli anni, è duramente da condannare, chi uccide un essere vivente non è degno di stare nella società civile. Ci troviamo sgomenti, di fronte a questi atti barbari, e ancora più addolorati a sapere che sono stati perpetrati nella nostra comunità”.

Pubblichiamo integralmente la nota dell’OIPA. 

“L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) sezione provinciale di Cosenza e il nucleo di guardie eco-zoofile munite di decreto prefettizio con funzioni di PG in materia di animali, esprimono profondo dolore e sgomento per i fatti avvenuti nella mattinata di Sabato 14/03/2018 presso il comune di Santa Sofia d’ Epiro in provincia di Cosenza.

In particolare si denuncia una strage di cani, circa 15, avvenuta con modalità di esche avvelenate presso proprietà private, oltre a territorio pubblico, di alcuni cittadini del citato comune. La cosa è stata ovviamente e immediatamente denunciata presso gli organi competenti per reato penale in materia di uccisione di animali art.544 cp che citiamo testualmente “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.”

L’OIPA fa presente che saranno attuate tutte le procedure legali, oltre alle azioni di indagine delle GPG OIPA, tali da assicurare i colpevoli alla giustizia. Si chiede ai cittadini del comune di Santa Sofia di voler riferire e informare qualsiasi situazione utile alle indagini degli inquirenti oltre al nucleo di GEZ OIPA. Si richiede inoltre al primo cittadino di attuare tutte le necessarie attività legate alla presenza di bocconi avvelenati sul territorio come imposto dal decreto ministeriale con pubblicazione avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale n. 165, Serie Generale, Ordinanza ministeriale “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” del 13 giugno 2016.

Facciamo quindi appello alla coscienza di tutti – animalisti e non – affinché cessino questi atti barbari ed efferati nei confronti di povere anime indifese.

Oipa, da sempre, difende chi non ha voce.

Delegazione OIPA prov. Cosenza

Nucleo Guardie eco-zoofile OIPA sez. prov. Cosenza

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