Scarcerato l’ex giudice reggino Giglio: concesso l’affidamento ai servizi sociali

Vincenzo Giglio

E’ stato scarcerato l’ex giudice reggino Vincenzo Giglio condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per i propri rapporti con la cosca Lampada, operante nel milanese con un vero e proprio impero economico.

Lo scorso ottobre la Suprema Corte aveva confermato quanto disposto dalla corte d’Appello di Milano che mesi fa gli aveva inflitto 4 anni e 5 mesi nel processo milanese sulla cosiddetta ‘zona grigia’ della ‘ndrangheta.

La denuncia dei rapporti di Giglio con i Lampada fu un fatto che creò un grande scalpore: Giglio era visto come un insospettabile, esponente di Magistratura Democratica e presidente della Corte d’Assise di Reggio Calabria. L’ex giudice venne ammanettato con delle accuse gravissime: nel corso di alcuni incontri, almeno cinque, avvenuti all’interno della propria centralissima abitazione a Reggio Calabria, avrebbe fornito delle soffiate agli elementi di spicco del clan Lampada circa l’esistenza o meno di indagini giudiziarie sul conto degli affiliati.

L’ex presidente della Corte d’Assise di Reggio Calabria ha lasciato ieri il carcere di Rebibbia: il Tribunale di Sorveglianza ha infatti accolto l’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali avanzata dai legali di Giglio, gli avvocati Francesco Albanese e Saveria Cusumano.

Giglio svolgerà la propria attività presso tre strutture: la cooperativa Nazareno di Gallico, l’azienda agricola Nesci e la parrocchia di Don Valerio Chiovaro.