Scilla. Finalmente una bella notizia: la popolazione poco reattiva su cui contava la Edison non esiste

La manovra idroelettrica della Edison S.p.a. residente in Francia, la realizzazione del suo progetto di impianto per la produzione energetica a pompaggio dell’acqua marina, avrebbe conseguenze devastanti e irreversibili sull’ambiente e l’economia della Costa Viola: questa consapevolezza è ormai patrimonio dell’intera popolazione di Scilla, dopo l’importante,  bellissima e molto partecipata assemblea pubblica dell’otto febbraio.

Nel pomeriggio di quella giornata, ospitati dai locali dell’Hotel Le Sirene, gli abitanti del comprensorio si sono confrontati con qualificati tecnici (geologi, ingegneri e pianificatori ambientali, fisici e architetti, profondi conoscitori degli ecosistemi marini, esperti del settore energetico) che avevano studiato il progetto della Edison,  un vero e proprio programma di distruzione del territorio tra la Marina di Favazzina e l’entroterra fino a Mella.

La fiammata di vita pubblica vissuta a Scilla (in un dibattito orizzontale, dunque senza vertici, dirigenti e limitazioni del diritto di parola) ha manifestato il bisogno di democrazia frustrato nel contesto generale della società attuale ed era stata preparata da tre giorni di volantinaggio (sostenuto da chiacchierate per le strade, canzoni informative sul problema, passaparola tra la popolazione), messi in moto tra Scilla e Bagnara dal neonato Comitato Spontaneo per la Difesa della Costa Viola e dal Coordinamento regionale Controvento,  che contrasta la speculazione energetica in una prospettiva riassunta dal motto “Rinnovabili sì ma non così”. Non così, come affare privato garantito da denaro pubblico: in questo caso spese e guadagni faraonici sono il risvolto di un progetto che stride con la sottrazione di risorse ai bisogni prioritari per il territorio e che  riteniamo,  se fosse realizzato, potrebbe arrecare seri danni alla pesca, al turismo, all’agricoltura con la rovina dei già fragili ecosistemi marini e terrestri della zona. Ma la battaglia è appena cominciata e il miscuglio di passione e intelligenza messo in mostra dai cittadini in assemblea lascia ben sperare sugli sviluppi futuri. La popolazione poco reattiva su cui contava la Edison non esiste, e questa è una gran bella notizia.

Comitato Spontaneo per la Difesa della Costa Viola e Coordinamento Controvento Calabria