Se proprio devi votare scegli un onesto (di GdD)

Io sono sempre stato per l’astensionismo. Non ho mai votato tranne che per alcuni referendum. Il mio certificato elettorale canta. E’ immacolato.

Il mio slogan preferito durante le campagne elettorali è sempre stato “non votare, lotta!”. Oppure “nessuna delega a nessuno”. Non predico astensionismo demagogico, ma astensionismo consapevole. Che significa lottare tutti i giorni, e non solo 10 giorni ogni 5 anni.

Non penso che la libertà si possa riassumere con una crocetta su un foglietto. Ma a chi ha deciso di esercitare questo diritto, voglio proporre una riflessione. Per una volta, e dico per una volta, potete provare a farvi amministrare da una persona onesta? Anche per vedere l’effetto che fa.

Vi lamentate sempre di non avere un’alternativa, perché i partiti e le lobby vi presentano sempre gli stessi ladroni. E quindi siete costretti a  votare intrallazzini matricolati. Non vi danno mai una scelta: al massimo si può scegliere tra chi ruba meno. Il meno peggio.

formi Ebbene, questa volta l’alternativa c’è, e si chiama Valerio Formisani. Certo, non è il massimo dell’espressione politica, ma è di sicuro un persona onesta. Questo lo dicono tutti, anche i suoi competitor. Uno che non si è candidato per cacciarsi i propri debiti personali, o per stringere accordi con malavitosi e corrotti. Non si è candidato per distribuire affidamenti diretti a ditte amiche. E’ lontano anni luce dagli intrallazzi. Di rubare un solo euro dalle casse pubbliche non gli passa neanche per l’anticamera del cervello.

Piuttosto quello che gli interessa è portare un po’ di sollievo alle migliaia di famiglie cosentine che arrancano. Perché chi lo supporta viene da questa storia politica. Sa che vuol dire la miseria e l’emarginazione. Ed è uno che crede aru dijunu. Se venisse eletto farebbe qualcosa di concreto ed immediato per queste famiglie, di questo sono sicuro.

Non prenderebbe in giro, con il solito “passa domani”, chi vive con meno di 400 euro al mese. Su questo potete metterci la mano sul fuoco. Lo so che in molti dicono che non ha la stoffa per fare il sindaco. Io stesso lo penso, politicamente parlando. Ma bisogna vedere cosa si intende per “stoffa”: che non ha esperienza? Che non conosce la macchina amministrativa? Che non ha polso politico? Meglio!

Più sei estraneo al “giro” della corruzione amministrativa, e meglio la puoi combattere. Perché non devi niente a nessuno. Non devi ricambiare piaciri e mmasciate a questo o quello. E poi, c’è da dire, che nessuno è natu ‘mpararatu. Si farà le ossa. Si circonderà sicuramente di persone con competenze specifiche nel campo dell’amministrazione pubblica. Farà una giunta al di sopra di ogni sospetto. Insomma, se proprio dovete “sprecare” un voto, fossi in voi lo sprecherei per Formisani.

DSC_7671Non fosse altro che per cambiare una volta. Per metterlo alla prova. Per capire se davvero può esserci un po’ di pace anche per chi sopravvive tra mille difficoltà giornaliere. Non avete niente da perdere. Tanto  né Guccione, né Occhiuto vi daranno mai niente. Così è stato e così sempre sarà. Lo sapete bene.

Certo, se penso a qualcuno che l’appoggia un po’ di palummi mi vengono. Ma sono sicuro che saprà distinguere, semmai dovesse vincere, tra chi si nasconde dietro gli slogan e chi  invece gli slogan li traduce in pratica quotidiana.

Lo so che per quanto possa mitigare, questo mio scritto resta ed è un vero e proprio endorsement a favore di Formisani, ma è quello che penso. Il solo pensiero di un governo della città in mano a Madame Fifì, mi “costringe” a proporvi questa riflessione. Che ognuno può prendere come vuole.

Si sappia però che questa è una mia personale opinione. Ho dovuto lottare seriamente con quel rompipalle del direttore che non gli sta mai bene niente, per far passare questo “pezzo”. Perché dice che la redazione deve restare neutrale rispetto al voto. Allora gli ho detto: mi scusi direttò, come faccio io, ad esprimere il mio pensiero? Lavoro in uno dei giornali più letti e non posso esprimere il mio parere? E gli ho lasciato le mie dimissioni sul tavolo. Lui le ha lette e si è preso qualche giorno di tempo per decidere se accettarle o meno.

Nel mentre ha deciso, in virtù della suprema Libertà di espressione, di pubblicare questa mia riflessione. Cosa di cui non lo ringrazio perché è un mio diritto. Non mi ha fatto un piacere. Ma ha di sicuro fatto la scelta più giusta. La stessa che spero anche voi facciate nel segreto dell’urna.

GdD