di Michele Bufalino
Fonte: La Nazione
Il giorno del processo per le presunte “plusvalenze fittizie” è arrivato. Oggi, alle ore 10, le 11 società e i 61 amministratori deferiti dalla procura della Figc saranno chiamati a difendersi al tribunale federale nazionale. Ci sarà anche il Pisa, in un calendario che prevede tre giorni intensi di udienze. Nel mirino della giustizia sportiva ci sono infatti oltre 40 operazioni di calciomercato definire sospette.
Nel documento, protocollo 7506 della procura, sono stati deferiti undici club: Juventus, Genoa, Napoli, Sampdoria, Empoli, Parma, Pro Vercelli, Chievo, Novara, Pescara e Pisa. Oggetto dell’indagine era la “valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati”. Da quanto emerge la posizione di Parma e Pisa sarebbe tra quelle più complesse, poiché, stando a quanto scritto nel documento si contesterebbe la “presunta indebita iscrizione al campionato di competenza al seguito di plusvalenze giudicate fittizie per sospetta alterazione del patrimonio societario”.
Il rischio maggiore lo corrono le due società di Serie B, a cui la procura contesta la violazione dell’articolo 31 comma 2. Tale codice prevede una sanzione che va da un’ammenda al rischio di una penalizzazione fino alla retrocessione o esclusione del campionato. L’accusa è più grave poiché secondo la procura federale, le violazioni avrebbero prodotto l’effetto di aver ottenuto l’iscrizione alla Serie B “in assenza dei requisiti richiesti”.
A differenza del Pisa e del Parma, ai club di Serie A viene contestata solo la violazione dell’articolo 31 comma 1, cioè aver fornito informazioni parziali a eludere la normativa federale, giudicato meno grave. A rischio squalifica i dirigenti dei club rappresentanti dell’area sportiva, anche chi ha lasciato nel frattempo le rispettive società di appartenenza.
Per i nerazzurri si contesta lo scambio Gori-Loria con i bianconeri della Juventus nel giugno 2020. Loria era stato rilevato dalla Vecchia Signora per 2,4 milioni di euro, mentre Gori ceduto per 3,2 milioni.
Le società attendono di conoscere la data in cui andranno a giudizio al tribunale federale nazionale, entro la fine del mese di aprile. I legali del Pisa faranno valere le loro ragioni, ribadendo anche quanto emerso dalla super-perizia prodotta dello studio legale Grassani Urbinati e Associati, con due relazioni di esperti contabili (Riccardo Losi, professore della Luis insieme allo studio Uckmar di Milano) che avevano confermato la bontà dell’operato da parte della società nerazzurra e richiesto l’archiviazione. Alcune settimane fa il presidente Giuseppe Corrado aveva dichiarato: “Non siamo preoccupati, speriamo di far altre operazioni così importanti in futuro”, riferendosi all’affare Gori-Loria.
La federazione comunque ha voluto fare tutto molto velocemente e, anticipando di qualche settimana i processi, stabilendo anche indicativamente il secondo grado di giudizio alla corte d’appello federale per la fine del mese di aprile, punta a prendere tutte le decisioni entro la fine del campionato in corso.