Cosenza. Gigi Canotto, il ragazzo di Rossano che ha fatto impazzire di gioia il “Granillo”

Dev’essere un periodo speciale per i ragazzi di Rossano in giro per l’Italia dello Sport. E così, dopo lo scudetto della pallavolo vinto con il Trento dai “guagnun” Daniele Lavia e Gabriele Laurenzano, qualche mese fa (il 19 maggio per la precisione) la ribalta è toccata ad un altro ragazzo rossanese di nome Luigi Canotto, un po’ più grandicello dei due pallavolisti, che con la sua prodezza nel finale che è valsa il gol della vittoria contro l’Ascoli in pieno recupero aveva regalato i playoff per la Serie A alla Reggina prima che la situazione precipitasse per le note vicende legate al faccendiere Saladini, al suo “protettore” fasullo Cardona e… a tutto il cucuzzaro. 

Oggi quel ragazzo rossanese è approdato finalmente alla squadra che rappresenta la sua provincia, il Cosenza Calcio. 

La storia della freccia d’attacco Luigi Canotto, classe 1994, inizia nella Jonica, scuola calcio allenata dal più grande calciatore della storia rossoblù della Rossanese cioè Rocco Russo. Già dai Pulcini Gigi faceva intravedere le sue caratteristiche che successivamente lo hanno portato ad essere tra i beniamini del “Granillo”: velocità, tecnica, tenacia e mentalità.

Canotto, dopo aver bruciato le tappe nelle divisioni giovanili, viene notato proprio dalla Reggina ma torna presto a casa per esordire con i grandi con la maglia della Rossanese. È la stagione 2010-2011 e i rossoblù del patron Alfonso Guerriero, dopo una stagione dei sogni targata Costantino, decidono di ripartire dai giovani. Nessuna spesa folle ma puntare su quello che il territorio poteva offrire. Gli addetti ai lavori, nell’andirivieni di giovani e calciatori più o meno affermati, apprezzano i valori del ragazzo. Educazione, lavoro e rispetto, Canotto ha sempre la testa bassa e pensa solo a sudare e a faticare sul prato verde dello “Stefano Rizzo”.

Dapprima, con l’allenatore Mauro Zampollini, Canotto – allora poco più che sedicenne – gioca poco. Dopo l’esonero del mister laziale, viene chiamato il preparatore dei portieri Bavaro che punta forte su di lui. Però, anche l’esperienza dell’allenatore reggino finisce e inizia l’era di Marco Colle. Con lui Luigi inizia a prendersi definitivamente la fascia di competenza e non la lascerà più. La Rossanese, nonostante una cavalcata fantastica, non riesce a salvarsi e Canotto viene ceduto al Siena (che allora era un grande club e giocava in Serie A). In terra toscana si fa notare nel Torneo di Viareggio tanto da essere seguito con particolare attenzione da top club come il Tottenham ma non se ne fa niente. Luigi Canotto, ala destra con Rossano nel cuore, inizia il suo pellegrinaggio giù e su per l’Italia

Nella stagione 2011-2012 è al Salerno (nuova denominazione della Salernitana dopo il fallimento) in Serie D ma gioca pochissimo e ritorna al settore giovanile del Siena. Nella stagione 2013-2014 ha giocato con il Sorrento ed in quella successiva prima nel Sudtirol per poi passare, a gennaio 2015, all’Agropoli. Nel 2015-2016, poi, ha giocato con l’AS Melfi in Lega Pro, dove ha totalizzato 33 presenze realizzando 4 gol.
Per Canotto, dunque, una lunga gavetta tra Serie D e Lega Pro prima dell’approdo in Serie BKT.

È la stagione 2016-2017 ed il Trapani lo porta in Sicilia dopo la sua ottima stagione al Melfi. Per Canotto però Trapani sarà un ricordo amaro: solo 13 presenze ed un giro che ricomincia. Ad attenderlo c’è la Juve Stabia: a Castellammare un Canotto tanto maturato quanto devastante contribuisce a scrivere una nuova pagina di storia delle Vespe. Due campionati in Lega Pro, una promozione in Serie B ed un campionato cadetto finalmente da protagonista.

Canotto, nella stagione 2019-2020, è una delle sorprese più liete di tutto il campionato tanto da meritarsi la chiamata del Chievo Verona. Anche con i clivensi, ancora in Serie B, una stagione di tutto rispetto che gli apre le porte del Frosinone. Dei ciociari è protagonista e uomo in copertina ma l’estate 2022 cambia la sua carriera ancora una volta.
Il vestito pensato da Fabio Grosso col Frosinone è perfetto per le sue caratteristiche ma dalla punta dello Stivale qualcosa si muove. La nuova Reggina è a caccia di calciatori per poter regalare a Filippo Inzaghi una squadra competitiva e gli occhi cadono su Canotto. “Gigi”, cresciuto con la maglia amaranto addosso, non ci pensa due volte: lascia Frosinone e torna a Reggio Calabria.

Nella prima parte della stagione il suo è stato un ritorno da sogno. La Reggina, protagonista di una prima parte di stagione esaltante, gioca bene e lo fa dinanzi ad un pubblico che riempie stabilmente lo Stadio Granillo. Per Canotto la prima gioia con la maglia del cuore arriva nella trasferta di Pisa: 1-0 e 3 punti in cascina.
Continua ad avere un rendimento costante ed elevato e un apporto fondamentale alle imprese della squadra amaranto nel girone d’andata. Le vittorie con Genoa e Venezia, oltre al pareggio col Benevento nell’ultimo turno di novembre,portano sempre la sua firma, a testimonianza di un mese eccezionale per Canotto e per la Reggina stessa, rimasta imbattuta. Per Gigi tre partite, tutte da titolare, e tre gol a referto, meglio di chiunque altro. È anche il calciatore che, a novembre, ha effettuato più tiri totali (10), di cui 7 nello specchio della porta. E la Lega Serie B gli regala la ribalta del premio come miglior giocatore di novembre.

Le ottime prestazioni di un calciatore sempre schierato da Inzaghi, dall’inizio o a partita in corso, sfociano nella notte da sogno per chi gioca con la maglia della squadra in cui è cresciuto. Il monday night della 12^ giornata di Serie BKT regala un romantico quanto appassionante Reggina-Genoa.
Ad aprire le marcature della sfida terminata 2-1, dopo uno stop incredibile con cui elude la marcatura degli avversari, e una preparazione al tiro furiosa ed efficace, è proprio Gigi Canotto. Il primo gol davanti alla sua gente, che lo ha visto andare via a 15 anni per vederlo tornare quando gli anni sono 28, l’esperienza è tanta e la voglia di voler realizzare un sogno a casa propria ancor di più.

Poi, la stella della Reggina s’era affievolita, soprattutto per le vicende extracalcistiche. Tante amarezze, 7 punti di penalizzazione ridotti poi a 5, che non hanno mai affossato però la speranza di arrivare comunque ai playoff. E così arriviamo alla magica serata del 19 maggio, tra l’altro giorno del 29° compleanno di Gigi Canotto.
Siamo al 93′, praticamente l’ultima azione della partita. Galabinov apre a destra per Canotto, che punta Giordano e in diagonale batte Leali. Il Granillo esplode…
La squadra non ha potuto far altro che sommergere Canotto: “Sono stato 30 secondi senza respirare – ha detto l’autore del gol – con i compagni che mi abbracciavano, un’emozione pazzesca. È una vittoria e un traguardo che dedico a tutta la squadra, lo staff ed a tutta la città, ce lo siamo meritati tutti insieme. È un giorno davvero incredibile”.
Dopo l’amarezza dell’esclusione della Reggina dalla Serie B, Gigi Canotto da Rossano riparte con la maglia rossoblù (come quella della sua cara, vecchia Rossanese) del Cosenza Calcio. In bocca al lupo Gigi!