RENDE-LEONZIO, un incontro da non perdere.
Lo Stadio “Marco Lorenzon”-Casa Rende stasera è pronto per accogliere la grande sfida tra due delle squadre più forti del girone I del Campionato di serie D: la capolista Sicula Leonzio e il Rende. Si torna dopo tanto tempo a giocare in notturna, alle 19.30, grazie allo sforzo profuso dalla dirigenza biancorossa, guidata dal duo Coscarella-Pellegrino, sempre di più stimolati a spingere i biancorossi nella migliore posizione possibile in zona playoff.
La corazzata Leonzio è un vero e proprio rullo compressore, con 70 punti in classifica, 15 vittorie consecutive, 49 goal realizzati e soli 21 subiti, con un + 10 in media inglese e se dovesse ottenere i tre punti verrebbe promossa matematicamente in Lega Pro.
Dall’altra parte ci sarà un Rende agguerrito, grintoso e determinato, forte dei suoi 56 punti e del terzo posto in classifica, anche se in condominio con l’Igea Virtus. Una squadra in grado di materializzare qualsiasi impresa, forte di un organico affiatato e vincente ed un attacco guidato da tre bomber di razza come Actis Goretta (16 reti), Ferreira (9 reti) e Vivacqua (7 reti). Un incontro che mister Bruno Trocini vuole vincere a tutti i costi, dopo il “furto” subito nella gara d’andata con una rete regolare annullata a Ferreira, che avrebbe consentito al Rende di ottenere il colpo grosso, senza dimenticare le polemiche scaturite a fine gara dopo le parole pesanti ed offensive del patron siciliano pronunciate contro lo stesso Trocini.
Grande attesa anche tra gli Ultras’81 e tutto il tifo organizzato, una delle poche tifoserie della serie D presenti anche quest’anno su tutti i campi d’Italia e pronti a sostenere la squadra fino al novantesimo minuto. Si respirerà un clima particolarmente caldo sugli spalti del “Lorenzon” , per cui è previsto il pubblico delle grandi occasioni, compresi i numerosi sostenitori siciliani. Una partita tutta da gustare, con il popolo biancorosso pronto a tributare il giusto omaggio ai propri beniamini, con il calore ed il sostegno di sempre.
Sergio Tursi Prato