Sila: il tuo peggior nemico è l’inciviltà dei calabresi

Certo è che non cambieremo mai. Una comunità che non rispetta neanche il posto in cui vive, è una società senza alcuna speranza.

Fanno bene quando dicono che la Calabria è una regione abitata da incivili, arretrati e piddrizzuni.  Perché ciò corrisponde alla pura e semplice verità.

Certo è che non tutti sono tali. Ma va anche detto che spesso piange il giusto per il peccatore. Il quale non fa niente per dire al “peccatore” di non sbagliare. Spesso lo vede e lo lascia fare. Un silenzio che ci rende tutti complici e pone tutti sullo stesso piano.

sila4 A guardare le condizioni della Sila, dopo questa ennesima stagione estiva fallimentare sotto l’aspetto delle presenze di turisti provenienti da fuori regione, la situazione che salta agli occhi è l’enorme pattumiera che è diventata.

Tra i boschi silani trovi di tutto. Ogni genere di rifiuto. Lasciato lì non certo dai turisti stranieri, ma da gente del posto. Dai molti cosentini, e di ogni parte della provincia, che ogni fine settimana raggiungono i boschi in cerca di un po’ di frescura. Senza curarsi di raccogliere a fine giornata i sacchi di rifiuti che producono nei loro interminabili pic-nic.

Dico io: che ci vuole a raccogliere, dopo aver bivaccato, la spazzatura e posarla nei luoghi stabiliti? Qual è l’impedimento? Forse che qualcuno vi punisce se fate pulizia? A questo scempio e a questa immonda pratica non può che esserci una spiegazione: l’inciviltà.

Una logica perversa che fa dire a chi si comporta così che una volta abbandonata la spazzatura non è più un mio problema, diventa, dunque, un problema di tutti.

sila2A denunciare l’ennesimo scempio ambientale di questo ultimo fine settimana di agosto, sono i ragazzi di “Thisissila”, che sono andati al Cupone per una escursione e hanno trovato questa situazione che prontamente hanno segnalato ai sindaci e alle autorità preposte per porre rimedio: all’oggi tutto risulta ancora così.

Un vero peccato per l’immagine dei nostri luoghi e per noi stessi che questi luoghi viviamo.

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