Se Jannik Sinner fosse stato uno che amava le cose facili, avrebbe sfruttato il mal di schiena contro Rune per mettere in forno un biscotto croccante e profumato, in grado di eliminare Novak Djokovic dal torneo. E invece i campioni vogliono vincere tutte le partite. Sinner con il danese ha combattuto, ha vinto e ha rimesso in gioco un cannibale assetato di rivalsa. Sinner entra in campo per l’ultima sfida delle Atp Finals e prova a fare il massimo contro il Superman serbo, campione di 24 Slam, numero 1 al mondo da 400 settimane. Purtroppo non basta, finisce 6-3 6-3 e il sogno di diventare campione delle Atp Finals a 22 anni si scontra con la spietata solidità di Djokovic mai era stato battuto due volte dallo giocatore nel torneo di fine anno o in due tornei di fila. Non è successo nemmeno questa volta. Se c’è di mezzo Nole, il lieto fine è quasi sempre impossibile per chi sta dall’altra parte della rete. Se avete dubbi, citofonare Alcaraz che in semifinale è stato sottoposto alla medesima cura. Un po’ come dire: “Ok ragazzi, fino a quando sono nel tennis, si fa come dico io”.
CIAO FEDERER — Djokovic, entrato in campo con la sete di vendetta, si laurea campione delle Atp Finals per la settima volta e strappa ancora un record a Roger Federer, fino a pochi minuti fa il plurivincitore con 6 titoli. Un altro pezzo di storia. E adesso la sfida si sposta a Malaga, dove da giovedì l’Italia di Sinner proverà a conquistare la Coppa Davis. Un traguardo che vuole anche, guarda caso, anche Djokovic pronto a guidare la sua Serbia alla conquista dell’Insalatiera d’argento. La sfida potrebbe riaccendersi in semifinale con il possibile nuovo terzo (!) incrocio tra numeri uno in poco più di una settimana.