E’ prevista per il 1° dicembre la sentenza del gup di Catanzaro per gli indagati nell’ambito dell’inchiesta “Sistema Rende” che avrebbe svelato i presunti intrecci tra alcuni politici ed esponenti del clan Lanzino Ruà.
In quella data il gup Pietro Carè emetterà sentenza per le sei persone che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicate con rito abbreviato e nella stessa occasione deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero Pierpaolo Bruni nei confronti di altri quattro indagati.
Stamani si è conclusa l’udienza preliminare con l’arringa dell’avvocato Franco Sammarro, difensore dell’ex sindaco di Rende e già sottosegretario al Lavoro Sandro Principe, anche oggi presente in aula.
Per il legale le accuse all’esponente politico del Pd sarebbero solo “un teorema fondato sulle chiacchiere di paese e su questioni politiche”. Tra coloro che rischiano il processo ci sono anche l’ex sindaco di Rende Umberto Bernaudo, gli allora assessori comunali Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi del Pd. I reati contestati, a vario titolo, vanno dal concorso esterno in associazione mafiosa, al voto di scambio, alla corruzione aggravata.