Soverato. Le bugie di Pirroncello che non ci mette la faccia

La ex dipendente si era portata all’interno dei locali, sedendosi a centro sala, da diverse ore e, nonostante già regolarmente remunerata a mezzo bonifico, impediva, in buona sostanza il regolare svolgimento dei servizi di balneazione e di ristorazione, e con ingiustificata fermezza reiterava, urlando, la infondata pretesa di pagamento in verità già assolta. Ci si vedeva costretti ad allertare il 112 che tuttavia ritardava l’intervento per altre ragioni di servizio”. E sull’aggressione dice: “Pirroncello sollecitava l’ex dipendente a interrompere le riprese con il telefono che finiva in terra. Ne scaturiva un’aggressione della ragazza nei confronti del titolare del locale”.

Con queste parole pronunciate da altri, il picchiatore Pirroncello abbozza quella che risulta essere una scontata difesa. È lui l’aggredito e non la lavoratrice. Un classico, niente di nuovo. Del resto che poteva dire: si l’ho picchiata perché mi rompeva le scatole tutti i giorni al locale con la pretesa di avere il resto del denaro pattuito, che io gli ho bruciato, per il lavoro svolto. Il razzista schiavista nega ogni addebito e rilancia: la parola di un bianco figlio di un ex carabiniere, contro la parola di una negra. È questo il senso della sua squallida risposta. Nonostante la prova provata del video registrato dalla lavoratrice durante l’aggressione dove si vede chiaramente il Pirroncello aggredire per primo la ragazza. Aggressione che continua con l’ausilio di altre due persone (verosimilmente la moglie e un altro dipendente del Pirroncello).

Pirroncello mente sapendo di mentire, che è l’unica cosa che può fare visti i risvolti politici, mediatici e penali della sua squallida azione. Dice che la ragazza era seduta da ore nel suo locale e che i carabinieri sollecitati dal Pirroncello non hanno inteso intervenire, se non dopo che è scoppiata “la rissa”. Una bugia enorme: il figlio di un carabiniere in pensione che chiede ausilio ai colleghi del padre perché una donna inferocita non gli permette di svolgere il suo lavoro, e questi se ne infischiano…  Il che ci pare poco probabile, del resto la procura accerterà se queste chiamate sono state realmente effettuate oppure no. È chiaro che il Pirroncello, sapendo di essere in torto, non ha chiamato i carabinieri, e dopo ore che la ragazza era lì, ha perso le staffe e l’ha picchiata. Non ci vuole la Signora in Giallo per capire che le cose sono andate così. Checchè ne dicano i suoi avvocati. E poi, in questa sua “replica”, la cosa che più stupisce è che il Pirroncello, nonostante la gravità delle accuse per prima quella di razzismo, non ha inteso metterci la faccia: fa leggere veline a parenti e fa scrivere comunicati agli avvocati. Se è così sicuro di quello che dice, se le cose sono andate realmente come lui sostiene, come mai si nasconde e non ci mette la faccia? Che è quello che fanno tutti coloro i quali sono veramente innocenti. AGGIORNAMENTO: PIRRONCELLO MOSTRA LA FACCIA DI BRONZO AL TG1 (https://www.iacchite.blog/soverato-pirroncello-mostra-la-sua-faccia-di-bronzo-al-tg1-arroganza-senza-confini/).