Soverato. Pirroncello mostra la sua faccia di bronzo al Tg1: arroganza senza confini

Nella giornata di ieri Nicola Pirroncello, il 53enne titolare del lido Mare Nostrum di Soverato ormai tristemente conosciuto in tutta Italia per aver picchiato una donna che chiedeva soltanto di essere pagata per il lavoro che ha svolto nella sua impresa, ha provato pacchianamente a negare l’evidenza.

C’è un video che lo inchioda alle sue responsabilità di imprenditore inaffidabile e di uomo (?) violento e pericoloso ma lui nega. Prima ha cercato di nascondersi, mandando in avanscoperta una sua dipendente al microfono dello showman dei ricchi, Lino Polimeni e poi i suoi legali, che hanno firmato un tragicomico comunicato nel quale sostenevano che era stato il Pirroncello ad essere stato aggredito (sic!). E infine, ieri sera, nel corso del Tg1 delle ore 20 finalmente abbiamo visto la sua faccia per intero. E com’era scontato, è… di bronzo perché sostenere che “non ho usato violenza” o che addirittura “non l’ho sfiorata” altro non è che avere la faccia in quel modo. Come se la ragazza si fosse picchiata da sola: inconcepibile.

Di fronte allo stabilimento balneare in cui la ragazza è stata malmenata, già nel pomeriggio di martedì la Cgil ha organizzato un flash mob, mentre in serata è stata l’Usb a fare un presidio: “questo locale sfrutta chi lavora, Beauty non si tocca”, è lo striscione lasciato in bella vista dai sindacalisti di base vicino all’ingresso del lido, che intanto è stato chiuso, così come la pagina Facebook, nascosta dopo una valanga di commenti negativi arrivati da ogni parte d’Italia, nell’attesa che si risolva la situazione.

A Soverato naturalmente Pirroncello lo conoscono tutti. La prima cosa che ti dicono quando gli chiedi del “picchiatore” è che è il figlio di un graduato dei carabinieri ora in pensione, che dev’essere il suo “biglietto da visita” senza per questo voler criminalizzare tutta l’Arma. Eh sì, perché a quanto pare non è certo questa la prima prodezza del Pirroncello. La gente sussurra quasi sotto voce che ci sono stati tanti altri casi di mancati pagamenti e che si sono chiusi senza alcun provvedimento o denuncia probabilmente proprio per questa parentela, inutile girarci intorno. Quanto alle preferenze politiche del Nostro, è quasi superfluo sottolineare che il Nostro ha già avuto l’appoggio dell’estrema destra catanzarese che sta dipingendo il fatto come un “agguato politico/mediatico orchestrato dai comunisti contro la Meloni e Salvini e le loro ben note politiche razziste”. C’è bisogno di aggiungere altro? Sì, ancora un concetto è necessario svilupparlo.

Gli imprenditori cosiddetti di successo, chi più chi meno, sono tutti taccagni ma dietro la violenza è chiaro che si nasconde l’arroganza di chi sa che resterà impunito, anche in questo caso è inutile girarci intorno. E d’altra parte il lido ristorante di Pirroncello è un locale che non passa certo inosservato, anzi viene recensito entusiasticamente dai siti specializzati, come per esempio Trip Advisor.

“… Sito nella zona sud del litorale di Soverato – si legge nelle recensioni -, è facilmente raggiungibile appena usciti dalla statale 106 ionica, dotato di ampio (per usare un eufemismo) parcheggio, lo stabilimento, lido e ristorante è fornito altresì di bar e servizi igienici, di docce, passatoie, attrezzature (sdraio, lettini, ombrelloni piazzati su una spiaggia curata ed un mare limpido)…”.

E non è finita qui. “.. Non essendo posto nell’area interna del golfo ma dove questo si apre per dilungarsi sulla costa ionica, le correnti marine provvedono esse stesse al ricambio delle acque evitandone i ristagni; la minuziosa pulizia della spiaggia viene effettuata “a ciclo continuo” dal personale preposto, sotto la vigile guida e sorveglianza del titolare…”. Beh, se la vigile guida e la sorveglianza del titolare sono quelle che abbiamo visto “utilizzare” con Beauty, la ragazza nigeriana, stiamo davvero freschi, sembra quasi una caricatura.

E non mancano i complimenti per i suoi più stretti collaboratori: la moglie Deborah, che accoglie la clientela e si interessa dei comfort per quelli più in vista, Bruno, il capacissimo chef del ristorante fiore all’occhiello del lido Mare Nostrum.

Il suo orgoglio è il mitico “antipasto Mare Nostrum”: “… un “mix” di insalata di tonno fresco, gambero rosso e pasta katafi, gratin di gamberi e totani, tonno al sesamo con cipolla caramellata, polpettine su purè di porro, patate e zafferano; “fagottino” di cernia con pesto di pistacchi…”. 

Quasi quasi ci dispiace rovinare l’incanto e l’idillio della recensione ma i fatti ci portano alla realtà nuda e cruda, che è quella che ormai conosce tutta l’Italia. E’ l’eterna logica del forte con i deboli e debole con i forti della quale si sazia la cultura perbenista del nostro Paese, che anche questa volta, nonostante l’indignazione, tornerà a trionfare. Perché Pirroncello, anche se ha la faccia di… bronzo, ieri sera era sul Tg1 della Rai e quasi quasi ci faceva pure “marameo”. Povera Italia nostra!