Sparatoria a Limbadi, il ferito in coma. L’aggressore aveva già picchiato il sindaco. Falvo: “Si spara anche per le liti più banali”

Aggredito a colpi di arma da fuoco, il 43enne rumeno vittima di tentato omicidio ieri sera a Limbadi, nel Vibonese, versa in gravi condizioni. L’uomo è attualmente ricoverato in coma farmacologico anche se i proiettili pare non abbiamo colpito organi vitali. Il suo presunto aggressore è stato rintracciato dai carabinieri, dopo meno di due ore dall’agguato consumatosi davanti la palazzina popolare in cui vive il 43enne. Si tratta di un 67enne di Limbadi che per screzi di vicinato, ha atteso il rumeno sotto casa con il verosimile intento di ucciderlo accecato dalla rabbia.

L’aggressione al sindaco di Limbadi

Sotto sequestro la pistola, detenuta illegalmente, con la quale il pensionato ha sparato. L’uomo, psicologicamente instabile, già nei mesi scorsi aveva picchiato il sindaco di Limbadi Leone Mercuri per questioni relative alla fruibilità di un parco giochi del paese che aveva inteso danneggiare, senza alcun apparente motivo, durante i lavori di riqualificazione.

Procuratore Falvo: “Armi usate per dirimere banali liti”

“Stamattina – ha spiegato ai microfoni della Rai la Procura di Vibo Valentia rappresentata dal procuratore capo Camillo Falvo – abbiamo fatto un briefing per affrontare non soltanto quanto successo ieri sera, ma per verificare quale è la situazione anche con riferimento alla ricerca delle armi sul territorio. Purtroppo nel Vibonese c’è questa propensione: si continua a utilizzare le armi per dirimere anche le liti più banali”.