Sparatoria a via Popilia: Roberto Sacco si costituirà parte civile e contesta il racconto di Rovito

Roberto Sacco

Smaltita la grande paura, l’ex consigliere comunale Roberto Sacco e suo figlio Francesco si stanno organizzando legalmente. 

Filippo Rovito, l’uomo che ha tentato platealmente di ucciderli sabato sera, si è costituito nella tarda mattinata di domenica e ha raccontato una versione dei fatti che viene vivacemente contestata da Roberto e Francesco Sacco.

“Si tratta di una ricostruzione che definire fantasiosa è poco – affermano Roberto e Francesco Sacco -. Senza voler entrare nel merito di quanto ha dichiarato agli inquirenti Filippo Rovito, è chiaro che ci dobbiamo tutelare in tutte le sedi affinché venga fuori la verità e chi deve pagare paghi senza cercare attenuanti che non esistono”. 

Roberto e Francesco Sacco hanno appreso dai media del ritrovamento della pistola con la quale Filippo Rovito ha esploso contro di loro ben otto colpi e nel corso del pomeriggio hanno deciso a chi affidare il compito legale di tutelarli.

Si tratta degli avvocati Salvatore e Francesco Vetere, preparati e molto conosciuti in città e in provincia. Roberto e Francesco Sacco si costituiranno certamente parte civile nel corso del processo che scaturirà dall’attività investigativa ed hanno dato mandato ai loro legali di verificare se nel racconto fantasioso di Filippo Rovito ci sono gli estremi per il reato di calunnia.

Quando abbiamo fatto notare a Roberto Sacco che poteva sembrare più facile per lui affidarsi all’avvocato Enzo Paolini, l’ex consigliere ci ha rivolto un sorriso ma ci ha bloccato subito con un eloquente “No comment”.